Una storia reale quella che Daniela Fazzolari interpreta in “Occhi azzurri”
Oggi più che mai, il delicato argomento dei femminicidi è sulle pagine di tutti i giornali. Daniele Fazzolari lo porta anche sul grande schermo con il cortometraggio "Occhi Azzurri".
Nota al pubblico per aver interpretato Anita Ferri in “CentoVetrine”, LiveMedia24 incontra Daniela Fazzolari che ci presenta “Occhi azzurri”, un corto ispirato ad una vera storia di femminicidio.
Un viaggio in “Occhi azzurri”, quello affrontato assieme a Daniela Fazzolari ma, allo stesso anche un rivivere dei ricordi legati alla soap, “Cent0Vetrine”.
Vi lasciamo alle parole di Daniela Fazzolari, ad “Occhi azzurri”, e al sua amatissimo alter-ego professionale Anita Ferri.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Daniela. “Occhi azzurri”, per la regia di Mirko Mascioli, ti vede protagonista di una storia reale di femminicidio. Come ti sei preparata ad affrontare questo ruolo?
Con Mirko era da tempo nell’area la voglia di poter realizzare un progetto importante, capace di lanciare un messaggio forte. Un qualcosa di breve che, in realtà, ha tempi davvero lunghi, dilatati, caratterizzato dalla speranza che qualcosa possa cambiare. Amo essere dalla parte delle donne.
“CentoVetrine” è nuovamente visibile su Mediaset Infinity da qualche mese ed è quindi possibile rivivere le storie della tua Anita Ferri e, conseguentemente, le situazioni legate a Diana Cancellieri, il personaggio che hai interpretato successivamente. Che ricordo hai di quella prima esperienza importante, dei colleghi di set e non solo?
Dici bene! Si è trattato di un primo percorso importante, serrato, a cui sono arrivata fresca di Accademia, con l’entusiasmo dei vent’anni. Un set che ha regalato tanto a tutti e a cui sarei stata felice di poter dare, ancora oggi, una continuità. Eravamo soliti passare tanto tempo insieme, nello stesso residence, così come le vacanze. Eravamo davvero un bel gruppo!
Daniela, che ricordo hai della tua Anita di “CentoVetrine”??
Uno studio capillare fu realizzato per la mia Anita, all’epoca. Per tutti, per gli sceneggiatori in primis, ero un’incognita dal momento in cui non mi conoscevano come attrice. Il personaggio è stato costruito a poco a poco, così come il lavoro di trucco e parrucco. Un’ottima squadra quella di “CentoVetrine”, a cui devo grazie. Lo stesso vale per il lavoro svolto per dare vita a Diana Cancellieri.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24
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