A Roma, l’arte innovativa di Philip Colbert

Dal 6 ottobre all'8 gennaio Philip Colbert invaderà la capitale con il suo personaggio più iconico: l'aragosta.

“Sono diventato un artista quando sono diventato un’aragosta” dichiara Philip Colbert. A Roma dal 6 ottobre 2022 all’8 gennaio 2023 con il suo The lobster empire. Il Municipio Roma I Centro in collaborazione con Bam srl presentano un progetto di arte pubblica sviluppato da Studio Philip Colbert e Catherine Loewe.

Philip Colbert è uno degli artisti più innovatori dello scenario contemporaneo. Un pioniere del metaverso, il cui lavoro attraversa con disinvoltura la pittura dei maestri della storia dell’arte, il digitale, e la pop art. Con un gusto satirico e provocatorio che gli è valso la consacrazione nel firmamento dell’arte internazionale come il “figlioccio di Andy Warhol”. Pittore, scultore designer di moda e di arredi. Sulla scia di pittori pop come Richard Hamilton, Roy Lichtenstein e James Rosenquist, Philip Colbert approda per la prima volta a Roma dal 6 ottobre. Nella capitale, Colbert invaderà la città con il suo personaggio più iconico: l’aragosta, “un cartone animato contemporaneo protagonista del Surrealismo”.

Quasi un alter ego dell’artista, un biglietto da visita, un meme. Soggetto-feticcio, centrale nelle sue opere satiriche e sfacciate, attorno all’aragosta l’artista ha costruito un seguito globale, lanciando un innovativo progetto comunitario sul metaverso: “Lobstars”. Una collezione di 7.777 aragoste NFT, tra cui alcune estremamente rare e preziose, acquistando le quali i collezionisti hanno ottenuto la cittadinanza di Lobsteropolis City. L’intera città dedicata all’aragosta, che Colbert ha fondato sulla piattaforma del mondo virtuale in 3D, Decentrentraland. Un progetto virtuale ma con importanti ricadute nel modo reale. La cospicua somma ricavata dall’operazione è stata infatti devoluta alla ricerca a favore del benessere degli animali marini.

A partire dal 6 ottobre e fino all’8 gennaio 2023, le famosissime aragoste di Philip Colbert saranno protagoniste di un progetto di arte pubblica. Un progetto sviluppato da Studio Philip Colbert, Cathrine Loewe e Bam srl in collaborazione con il Municipio Roma I Centro e l’Associazione “Via Veneto”.

Per quasi tre mesi, dodici opere iconiche dell’artista animeranno via Vittorio Veneto, simbolo della dolce vita romana. Sculture di grandi dimensioni e diversi materiali – alluminio, bronzo e acciaio – che rimandano a famose opere d’arte “indossate” dalle aragoste- sculture. Opere come l’Orinatoio di Duchamp, i Girasoli di Van Gogh o lo Squalo di Damien Hirst. In un dialogo, a tratti anche fastidiosamente stridente, con la storia dell’arte antica e moderna e con il contesto urbano. Tra queste, per la prima volta sarà esposta la scultura più grande, il King Lobster. Alto sei metri, saluta i suoi seguaci con la corona regale e le chele alzate.

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