Il Pugile e la Vittoria per la prima volta insieme a Brescia
Per la prima volta il pubblico potrà ammirare insieme il Pugilatore in riposo, proveniente dal Museo Nazionale Romano e la Vittoria Alata, due bronzi straordinari di età ellenistica e romana.
Per la prima volta il pubblico potrà ammirare insieme il Pugilatore in riposo, proveniente dal Museo Nazionale Romano e la Vittoria Alata, due bronzi straordinari di età ellenistica e romana, entrambi oggetto di recenti valorizzazioni. Il progetto è chiamato Il Pugile e la Vittoria.
Lo presentano il Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei con il Museo Nazionale Romano, in occasione dell’anno di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura.
I due capolavori verranno esposti nel Capitolium di Brixia, il Parco archeologico di Brescia romana.
L’esposizione dei due bronzi verrà aperta il prossimo 12 luglio. Questa iniziativa sigla un nuovo prezioso tassello del programma di valorizzazione e riqualificazione che Fondazione Brescia Musei sta sviluppando intorno all’area archeologica di Brixia romana.
L’evento sancisce ufficialmente la Vittoria Alata come simbolo assoluto di Brescia e della Capitale della Cultura e consente di di costruire un legame ideale tra il patrimonio archeologico dell’Urbe, unico al mondo, e il patrimonio archeologico di Brescia, di spicco nell’ambito dei contesti antichi dell’Italia settentrionale.
I bronzi.
Lo spettacolare allestimento è curato dall’architetto Juan Navarro Baldeweg, già autore della suggestiva e affascinante collocazione della Vittoria Alata.
Le due opere hanno cronologie diverse (IV-I secolo a. C. il Pugile e la metà del I secolo d. C. la Vittoria Alata) e differenti storie della prima parte della loro “vita”.
L’atleta certamente esposto in uno spazio pubblico – forse in Grecia – e oggetto di ammirazione come indicano le superfici consunte dalle carezze degli ammiratori, la Vittoria Alata probabilmente esposta nel tempio a Brescia come ex voto donato dall’imperatore Vespasiano.
Entrambe furono scoperte nel corso di scavi archeologici condotti nell’Ottocento. Da quel momento divennero oggetto di attenzioni e cure e vennero incluse in collezioni museali pubbliche.
Il tema astratto che lega questi due straordinari bronzi, è quello del successo, di un esito positivo, della vittoria appunto.
Per il Pugile è il responso dell’arbitro al termine dello scontro nel quale si è strenuamente difeso senza esclusione di colpi, come indicano le ferite e gli ematomi sapientemente resi nel bronzo.
Per la Vittoria Alata è la designazione del vincitore sul campo di battaglia e la ricostituzione della pace, la cessazione del conflitto.
L’uno attende le parole del giudice, verso il quale rivolge lo sguardo provato. L’altra omaggia il vincitore militare affidando al bronzo dello scudo, che doveva trattenere in origine nelle mani, il suo nome.
Fonte: artemagazine.
Acura di Serena Maddalo per LiveMedia24.
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