Massimiliano Varrese: il mio periodo di cambiamenti e di grandi soddisfazioni
“Il mio guru sgangherato” è il titolo del libro realizzato dall’attore, scrittore e regista Massimiliano Varrese, edito per Do it Human.
Un lavoro, quello realizzato da Massimiliano Varrese, a cui tiene molto e che è basato su buona parte del suo vissuto, su ciò che più ama e in cui crede.
Ma non sarà solo il “Il mio guru sgangherato”, in questa nostra intervista in cui Massimiliano Varrese ci parla anche delle sue esperienze.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Massimiliano come procede il tuo vissuto?
Sto davvero bene, grazie! Vivo un periodo di grandi cambiamenti, di soddisfazioni. Non potrei chiedere di meglio!
I tuoi inizi sono legati a “Carràmba”, alla Carrà, ad una grande artista. Che ricordo hai di lei, di quei primi passi mossi nell’ambito dello spettacolo?
Ero un ragazzo quando mi avvicinai all’ambito dello spettacolo e ricordo che ero felice, eccitato, di tale occasione. Conservo un ricordo bellissimo di Raffaella Carrà! Era spontanea, genuina, proprio come si aveva modo di vederla in televisione. Per l’occasione sfoderai il mio stile hip hop, cosa che a lei piacque, e, sin da subito, cominciò a chiamarmi Massi.
Protagonista di molte fiction di successo. Che ricordo hai di quei primi successi, di quei primi ruoli?
Ricordo con piacere “Grandi domani” e molte altre fiction. Il successo riscontrato fu inaspettato. Un qualcosa di paragonabile alla serie “Mare fuori”, che oggi raccoglie molti consensi. Eravamo presenti su album e non solo. Un ricordo bellissimo!
Nei tuoi trascorsi vi è anche la regia di un film, “Mi-ka-el”. Che esperienza è stata?
Tale nome proviene dall’ebraico, “Chi è come Dio”, una figura da sempre presente nella mia vita. Ho sempre messo in discussione il mio vissuto, tutto ciò che ho fatto, anche nei momenti di pieno successo. Questo passaggio dietro la macchina da presa mi è piaciuto, mi ha soddisfatto. Mi ha concesso di portare in scena un’esperienza forte, qualcosa che abita dentro di me.
Massimiliano, parlaci de “Il mio guru sgangherato”, edito per Do it human, da te realizzato e da poco in vendita..
Un romanzo basato sull’amicizia, sulla crescita personale. Il titolo, “Il mio guru sgangherato”, si rifà alla figura, al mito, dei guru, un qualcosa da sfatare. Un ex regista è costretto a scappare dall’ambito dello spettacolo per riscoprire la propria persona. Non vi anticipo altro per non togliere la giusta curiosità alla vostra lettura..
A sostenerti, artisticamente parlando, vi è Patrizia De Santis, insieme al suo centro di formazione attoriale, HT Studio De Santis. Parlaci di lei, del vostro rapporto..
Era da tempo che desideravo poter incontrare una persona così abile come Patrizia De Santis! Una persona che rispecchia per molti aspetti il mio modo di essere, il mio modo di intendere il rispetto, la vita artistica, il lavoro in sé. Ho sempre avuto agenti molto attenti, disponibili, abili, ma riscontro particolare affinità in Patrizia. Inoltre, è un vero piacere poter condividere con lei lo studio della Tecnica Chubbuck.
Massimiliano, cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico?
Ho da poco terminato le riprese di una fiction. Non posso anticiparvi molto, al momento, se non che si tratta di un lavoro per la Rai. Sarò, poi, in una fiction Mediaset con la collega Giulia Bevilacqua. Vi sarà anche del teatro nel mio vissuto ma, al momento, non posso dire altro. Avremo di certo occasione per parlarne, un domani.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24
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