Fotografia: scelta della testa fotografica, parte 1

La scelta della testa fotografica è un aspetto da non sottovalutare al momento dell’acquisto. Essa è un componente del treppiede che permette maggiore versatilità e stabilità nell’uso della fotocamera. Alcuni treppiedi economici possono essere già provvisti di testa propria, non sostituibile, mentre la quasi totalità dei cavalletti di buon livello ha a sua disposizione un attacco a vite per montare svariati tipi di teste. A volte vengono vendute in kit col cavalletto stesso, ma comunque sono sostituibili in caso di bisogno.

Ad un cavalletto di buon livello devi dunque necessariamente aggiungere una testa fotografica. Questa ti permette di agganciare più facilmente la fotocamera al treppiede, ma soprattutto ti permette una migliore ed estremamente più facile composizione dell’immagine.

 

Le varie tipologie di teste

Esistono plurime tipologie di teste : è importante sapere che la quasi totalità di esse ha un attacco “standard”, di solito 1/4 o, più raramente, 3/8 di pollice.

In questo secondo caso, è possibile modificare l’inconsueto 3/8 di pollice in un 1/4 di pollice con il semplice uso di un adattatore apposito. Esso costa pochi centesimi di euro ed è facilmente reperibile, ad esempio, su e-bay o altri negozi online.

Le principali tipologie di teste sono:

  • a tre vie,
  • fluida,
  • joystick,
  • a sfera,
  • cremagliera,
  • a bilanciere (o Gimbal),
  • panoramica.

 

 

Testa a tre vie

testa fotografica treppiede a tre vie

È la classica testa “paesaggistica”. La testa a tre vie è una testa che si muove su tre assi tramite delle manopole che ne permettono la regolazione.

Tra i pregi di questo tipo di testa c’è sicuramente la buona stabilità e la buona precisione della regolazione, mentre tra i difetti ci sono una scarsa velocità d’uso (da cui deriva una scarsa versatilità) e possibili difficoltà di trasporto dovute alle dimensioni non piccole.

 

Testa fluida

testa fotografica treppiede fluida

È detta anche “testa video”, in quanto permette un movimento senza scatti della testa stessa, e quindi dell’inquadratura. È perciò molto adatta per chi vuole realizzare video, ma molto meno per la fotografia.

Spesso e volentieri teste fotografiche di questo tipo sono incluse in kit con cavalletti meno pregiati. In questo caso altrettanto spesso e volentieri non sono di buona qualità, e risultano essere semplicemente delle teste a 2 o 3 vie particolarmente castrate.

 

Teste Joystick

testa fotografica treppiede joystick

Molto simili alle teste fluide o a quelle a tre vie, si differenziano da queste perché vengono controllate e regolate tramite un’impugnatura a forma di joystick. Per il resto conservano le caratteristiche già illustrate per i precedenti tipi.

 

Teste a sfera

Sono probabilmente le più usate e diffuse, nonché la tipologia che presenta più modelli in commercio. Sono costituite, di solito, da un cilindro di metallo in cui è innestata una sfera libera di ruotare, che a sua volta termina con l’aggancio per la macchina fotografica.

A seconda del modello queste teste possono essere più o meno resistenti, stabili, precise e comode da usare, ma è sicuro che in ogni caso sono in assoluto le teste più versatili. Si adattano con relativa facilità ad ogni genere, che sia statico o dinamico.

La costruzione è da tenere in debito conto: alcune teste a sfera si serrano mediante una leva, altre attraverso una ruota, altre presentano una ruota principale per il serraggio e una o più ulteriori rotelle che fungono da frizione. Questo serve per poter decidere quanto lasciare libero il movimento della sfera nel suo cilindro.

testa a sfera con leva treppiede

Alcuni produttori inseriscono regolazioni fini, blocchi e sistemi avanzati di gestione del movimento e del peso (ad esempio le ottime e costose teste a sfera idrostatiche), ma di base il funzionamento è sempre lo stesso.

Il pregio principale della testa a sfera è, come già detto, la versatilità e la comodità, nonché una certa compattezza di dimensione. Fra i difetti invece si può annoverare la stessa versatilità e generalità, che rende questo tipo di testa adatto a tutto ma specificatamente non adatto a nulla.

Ogni testa specialistica di altro tipo sarà in qualche modo più adatta, rispetto alla sfera, al genere per cui è stata progettata, ma molto meno adatta ad altri generi fotografici. La testa a sfera è buona per tutto ma ottima, o scarsa, per nulla.

Testa a sfera con manopole treppiede

 

Teste a cremagliera

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Simili per certi versi alle teste a tre vie si differenziano da queste per la presenza di cremagliere, cioè sistemi di regolazione e serraggio di estrema precisione, al posto dei sistemi standard.

Sono teste specificatamente studiate per la macro, ma possono essere usate con estrema soddisfazione anche per il paesaggio o l’architettura. Il pregio enorme di questo tipo di testa è la precisione massima collegata ad una stabilità eccellente, mentre il difetto principale è costituito dalla lentezza nel suo uso.

Di sicuro non sono teste adatte all’uso dinamico, ma in quello statico sono probabilmente imbattibili.

 

Teste a bilanciere

Testa a bilanciere treppiede

Sono dette anche teste Gimbal e sono studiate appositamente per sostenere i lunghi e pesanti teleobiettivi da caccia fotografica o da fotografia sportiva. Questi bestioni sono praticamente impossibili da gestire a mano ed è difficile anche farlo su cavalletto, per lo meno poggiati su una normale testa.

Per questo motivo sono state ideate le teste Gimbal, che permettono di “bilanciare” l’obiettivo su un braccio basculante sorretto da un ulteriore braccio che parte da una base avvitata sul cavalletto (guarda l’immagine se non ti è chiaro).

Questa struttura permette di muovere l’obiettivo lungo i tre assi con precisione e fluidità, consentendo al contempo di fissarlo saldamente una volta che la giusta orientazione è stata trovata.

Il pregio è dato dall’indubbia utilità nell’uso specialistico, nella capacità di carico molto elevata, nella semplicità di gestione di obiettivi di grande peso o dimensione.

Il difetto è dato da costi elevati (soprattutto per teste di alta qualità), dalle dimensioni non certo “da viaggio” di questo tipo di teste e dalla minima versatilità di questa tipologia di teste appositamente progettate per un singolo scopo.

 

Teste panoramiche

 

Sono teste che ruotano attorno all’asse verticale e servono, come dice il nome stesso, per creare immagini panoramiche composte da più fotografie (sfruttando la tecnica detta stitching). Si basano sul concetto di punto nodale del sistema macchina obiettivo. È il punto sul quale far ruotare la fotocamera in modo da poter in seguito unire agevolmente le immagini scattate.

Sono teste molto specialistiche ed hanno costi elevati. Il pregio è ovviamente dato dalla facilità con cui poter scattare panoramiche.

Anche le teste a sfera (ma anche quelle a tre vie o altri tipi) possono essere dotate di funzione “panoramica”. Possono cioè essere libere di girare sul proprio asse. Allo stesso modo alcuni cavalletti incorporano questa funzione.

Per quanto queste modalità possano aiutare nella composizione panoramica, da sole non sostituiscono la testa panoramica vera e propria. Potrebbero farlo salvo che siano coadiuvate da un sistema di staffe ad L in modo da centrare il punto nodale dell’obiettivo.

Per una scelta accurata della testa fotografica nel prossimo articolo andremo ad elencare altri due aspetti molto importanti.

 

Mattia Radoni per LiveMedia24

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