Notre-Dame potrebbe riaprire nel 2024

La ministra della Cultura francese, Rima Abdul Malak, ha visitato il 28 luglio 2022 il cantiere della Cattedrale di Notre-Dame. Andata in fiamme il 15 aprile 2019. Dopo la supervisione e il confronto con i restauratori, la ministra ha quindi affermato che la cattedrale riaprirà al culto e al pubblico nel 2024. Notre-Dame potrebbe riaprire nel 2024. Il bilancio complessivo per il cantiere è pari a 850 milioni di euro.

La ministra ha affermato: “E’ chiaro che si tratta di un obiettivo ambizioso che richiede un coordinamento di tutte le energie perché si tratta di un cantiere estremamente complesso”.

La ministra ha sottolineato inoltre: “Malgrado tutto il cantiere avanza a grandi passi, secondo il calendario anticipato e tutti siamo abbastanza fiduciosi nel fatto che l’anno 2024, che comprende 365 giorni, sia l’anno di chiusura di gran parte del cantiere e di apertura della Cattedrale al culto e al pubblico, anche se ci saranno sicuramente altri lavori che dovranno proseguire oltre il 2024“.

Attualmente è in corso la seconda fase di lavori, quella della ricostruzione, dopo un primo periodo di messa in sicurezza e consolidamento che ha permesso di stabilizzare la struttura.

Secondo quanto riportato da Le Parisien, a fine estate inizieranno i lavori su telai e coperture, così come il restauro delle volte danneggiate.

A settembre, invece, un’impalcatura da 600 tonnellate, eretta all’interno della cattedrale, consentirà la ricostruzione della guglia che inizierà a partire dalla metà del 2023. Seguirà poi una terza fase di ricostruzione esterna della cattedrale, quindi lo sviluppo del piazzale antistante che dipende dal municipio di Parigi.

Il piazzale antistante.

A giugno 2022 il municipio di Parigi ha svelato il progetto vincitore per il piazzale antistante la cattedrale,  che sarà caratterizzato da ampi spazi verdi, in conformità con il progetto di resilienza climatica e aumento delle aree verdi nelle città, delineato dalla Unione Europea per contrastare l’emergenza climatica causata dall’uomo.

Guidato dal paesaggista belga Bas Smets, il progetto selezionato promette diverse sorprese, articolate attorno a un trittico di verde, acqua e pietra.

Quattro erano i progetti  in gara. Le creazioni più belle sono attualmente esposte, fino al 28 agosto 2022, al Pavillon de l’Arsenal (Parigi IVe), mentre il progetto di Bas Smets prederà invece forma tra il 2024 e il 2027.

Fonte: artemagazine

A cura di Serena Maddalo per LiveMedia24.

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