Quanto è (ri)conosciuta l’arte italiana all’estero
"Quanto è (ri)conosciuta l'arte italiana all'estero" è il titolo del report sulla visibilità internazionale dell'arte italiana. A cura dello studio di professionisti per l’arte e la cultura BBS-Lombard.
“Quanto è (ri)conosciuta l’arte italiana all’estero” è il titolo del report sulla visibilità internazionale dell’arte italiana. A cura di Silvia Anna Barrilà, Franco Broccardi, Maria Adelaide Marchesoni, Marilena Pirrelli e Irene Sanesi, pubblicato dallo studio di professionisti per l’arte e la cultura BBS-Lombard.
Il progetto è stato presentato giovedì 24 marzo 2022 a Palazzo Bonaparte a Roma. Partner è Arthemisia che ne cura la produzione e l’organizzazione delle mostre.
Il rapporto.
Lo studio si focalizza sugli artisti nati dopo il 1960. Analizza la presenza delle loro opere nei principali luoghi istituzionali e commerciali del contemporaneo internazionale negli ultimi 10-20 anni.
Il report è diviso in due parti: la prima contiene una serie di interviste a 24 curatori e direttori museali sulle potenzialità del sistema dell’arte italiano. Dalle risposte dei 24 curatori emergono i nomi piu conosciuti al livello internazionale: Maurizio Cattelan, da Vanessa Beecroft, Francesco Vezzoli, Monica Bonvicini, Enrico David, Paola Pivi, Tatiana Trouvé, Roberto Cuoghi, Rosa Barba.
La seconda parte del report è dedicata all’analisi dei dati e alla mappatura della presenza dell’arte italiana all’estero.
L’arte italiana contemporanea all’estero.
Su 76 musei esteri esaminati, l’arte italiana è presente in 61 collezioni permanenti. Degli artisti nati dopo il 1960 presi in considerazione del report, ricorrono ben 51 nomi. Dalla analisi di manifestazioni come la Biennale di Venezia e Documenta emergono altri dati, ossia che il numero di artisti contemporanei italiani esposti è aumentato. Nelle edizioni dirette da curatori che conoscono molto bene la scena artistica nazionale il numero cresce ancora di più.
Per quanto riguarda le gallerie internazionali, il 16,2% delle gallerie rappresenta almeno un artista italiano contemporaneo post 1960.
Dal rapporto emerge una vivace attività grazie all’Italian Council e agli Istituti Italiani di cultura all’estero (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale); visualizzato anche un ampio margine di miglioramento.
L’arte contemporanea italiana deve essere ancora più valorizzata.
Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha affermato: “E’ fondamentale sostenere l’arte contemporanea italiana e promuoverla a livello internazionale soprattutto dopo le difficoltà causate a questo settore dalla pandemia. Si tratta ora di fare un investimento strutturale e il rapporto presentato oggi è importante perché offre una fotografia dei dati della produzione artistica contemporanea del nostro Paese: uno strumento utile per monitorare, comprendere e approfondire i mutamenti di questo settore”.
A cura di Serena Maddalo per LiveMedia24.