Amedeo Gagliardi: sono un cantante e attore per mera passione

Una carriera teatrale iniziata a soli 5 anni: Amedeo Gagliardi si può proprio dire che sia cresciuto a pane e teatro! In questa intervista ci parla della sua ultima esperienza lavorativa, ma anche e sopratutto di come il teatro per lui, sia una vera e propria passione prima di un lavoro!

Impegnato in “Flashdance”, attualmente in scena nei teatri italiani, LiveMedia24 incontra oggi Amedeo Gagliardi che nello spettacolo ricopre il ruolo di Harry.

Una carriera, quella di Amedeo Gagliardi, che ha avuto inizio presto, grazie ad una zia che lo fece salire sul palco a soli cinque anni.

Vi lasciamo alle parole di Amedeo Gagliardi, a “Flashdance”,  e al racconto di tutti i suoi riti che caratterizzano la sua vita professionale.

Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Amedeo,  attualmente sei impegnato in teatro in “Flashdance”. Cosa puoi svelarci, nei limiti del possibile, sul tuo personaggio, su come ti sei preparato ad affrontarlo?

In “Flashdance” interpreto il ruolo Harry, proprietario del locale in cui si esibisce la protagonista, Alexandra Owens, interpretata dalla giovanissima e talentuosa Sara Riccio. Harry è un uomo buono ma versa in gravi difficoltà economiche a causa di continui aumenti dei costi.

Il suo antagonista, Carlos, cinico proprietario del locale concorrente, cerca di approfittare del momento portandogli via le ragazze che si esibiscono per lui. Quest’ultimo tenterà anche di acquistare il locale ma il mio personaggio rifiuterà spesso.

Sono felice di poter impersonare questo ruolo anche per via del fatto che, proprio sul finale, ho un monologo con la protagonista, qualcosa di davvero commovente che di sera in sera suscita l’emozione del pubblico. Per fortuna o purtroppo, conosco l’amarezza dei fallimenti, dunque Harry mi è affine anche per questo.

Cosa puoi raccontarci sulla compagnia che ti ‘affianca’ in questa esperienza?

La Compagnia d’Oriente, diretta da Michele Borrelli, produttore dello spettacolo, è una realtà campana che ha deciso coraggiosamente di puntare su un cast di campani, e questo le fa onore. La scommessa è stata vinta grazie anche al regista, Fabio Busiello, a Gennaro Vitale e a Paolo Termin.

Il teatro, si sa, crea sempre grande emozione. Qual riti scaramantici ti accompagnano prima che si apra il sipario?

Con i miei compagni di avventura, da Alex Belli, a Carmen Russo, ad Enzo Paolo Turchi e Teresa Del Vecchio, abbiamo messo in scena il classico “mer.., mer… merd…”, che funziona sempre. Pochi sanno, in effetti, che è un rito antico, fin dai tempi delle carrozze che portavano i signori a teatro. Più ce n’era e meglio era perché voleva dire che il teatro era pieno.

Come ti sei avvicinato al mondo della recitazione?

All’età di soli cinque anni la mia amata zia Rosita, maestra elementare, mi mise di punto in bianco sul palco della recita della sua scolaresca. Avvennero lì le prime improssivasazioni, suscitando gli applausi del pubblico. Crescendo ho poi preso parte a molti stage e ad una scuola di recitazione con Nin Scolari, allievo di Vittorio Gassman.

Cosa ti ha regalato, nel corso degli anni, questo mestiere, quali soddisfazioni?

Tante soddisfazioni. Mi muovo bene sia come attore che come cantante. Ho avuto l’onore, nel 2014, di presentare la finale mondiale di “The Look Of The Year” insieme ad Elenoire Casalegno e a Nina Moric. Come attore, invece, ho recitato accanto a: Giancarlo Giannini, Checco Zalone, Alessandro Siani, Luca Argentero e molti altri. Ho anche scritto, prodotto ed interpretato “Mamma non vuole”, realizzandone, tra l’altro, la colonna sonora. Ho vinto anche otto premi internazionali. Insomma, ne avrei tante da raccontare..

Chi è Amedeo Gagliardi e cosa ti auguri di poter concretizzare in futuro?

Sono da sempre un’anima in pena alla ricerca della propria strada, curioso della vita, generoso e coraggioso. Per il futuro ho un sogno, ma preferisco non parlarne in questa sede..

Cosa puoi anticiparci sui tuoi prossimi progetti?

Prima fra tutti, al momento, vi è la tournée di “Flashdance”, che ci vedrà impegnati in tutta Italia a partire da ottobre, con qualche data già programmata nei prossimi mesi, da marzo. A fine febbraio avró un ruolo in un film con Eduardo Scarpetta e, ad aprile, dovrei cominciare le riprese di un docufilm con Maria Grazia Cucinotta per la regia di Francesco Inglese, con una produzione italo-albanese. Seguitemi, così vi terrò aggiornati.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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