In scena fino al 20 aprile la coppia Danila Stalteri e Massimiliano Vado in “Amleto in salsa piccante”, al Teatro de’ Servi di Roma.

Felici di poter lavorare ancora una volta insieme, Danila e Max ci raccontano l’esperienza vissuta durante le prove.

Vi lasciamo a questa nostra intervista, al loro spettacolo e futuro artistico.

Vi ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Danila e Max. Impegnati in teatro nello spettacolo “Amleto in salsa piccante”, come vi siete preparati ad affrontare questa esperienza?

Danila: Affronto tutto con l’entusiasmo che da sempre mi accompagna in ogni nuova esperienza. Le prove sono state faticose, i ritmi molto serrati, ma riusciamo comunque a trovare il tempo per ridere e scherzare.

Quanta emozione comporta il pubblico, la possibilità di ritrovarlo, di volta in volta?

Max: Ti dirò, non ho mai avuto paura del pubblico, se non una grande curiosità nei loro riguardi. Oggi nuovo lavoro rappresenta una sfida, un modo per potermi mettere alla prova.

Un nuovo spettacolo da condividere ma quanta emozione c’è nel ritrovarvi, nell’affrontare sempre nuove esperienze?

Danila: Un compagno di lavoro fidato, Max, una persona a cui tengo molto tanto da pensare improbabile uno spettacolo senza di lui. Una persona, tra l’altro, abile nel fornirmi supporto, consigli, il giusto aiuto.

Max: Un incontro che non capitava da tempo perché basato su una grande fiducia. Raro trovare qualcosa del genere nel nostro settore.

Al vostro fianco tanti attori, a partire da: Pietro Becattini, Walter Del Greco, Gabriel Durastanti, Claudia Ferri, Maria Francesca Galasso, Veronica Milaneschi e Giuseppe Renzo. Cosa dire a riguardo?

Max: Siamo un bel gruppo di lavoro, con dei colleghi davvero bravi e pronti come possibile a collaborare.

Cosa potete anticiparci sul vostro futuro artistico?

Danila: Nel futuro è previsto un nuovo spettacolo, sempre al fianco di Max, intitolato “Ma che bell’ikea”, di Gianni Clementi e con la regia di Nicola Pistoia.

Max: non posso anticiparvi nulla, purtroppo, a causa delle case di produzione che ci impediscono di lanciare qualsiasi informazione.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24