In teatro con “Le lacrime amare di Petra von Kant”, nel ruolo di Karin, Angelica Giusto ci parla di questa sua esperienza e della gioia di poter collaborare con la collega Eliana Miglio.

Uno spettacolo, “Le lacrime amare di Petra von Kant”, che vedrà Angelica Giusto per la prima volta alle prese con un ruolo da coprotagonista.

In questa nostra intervista raccogliamo le sensazioni di Angelica Giusto circa il debutto e le precedenti prove de “Le lacrime amare di Petra von Kant”.

Ben ritrovata su LiveMedia24, Angelica, come stai e cosa puoi dirci circa lo spettacolo portato in scena “Le lacrime amare di Petra von Kant”?

Sto davvero bene, grazie! Lo spettacolo, “Le lacrime amare di Petra von Kant“, è una nostra rivisitazione del tutto caratterizzata da un quartetto completamente al femminile. Insieme a me e a Eliana, in questa avventura, c’è la regista, Camilla Brison, e la ragazza che cura i costumi, sul palco e nella vita, impegnata nel ruolo di Marlene.

In scena, insieme a te, la collega Eliana Miglio, con cui hai sempre sperato di poter collaborare..

Sono felice di poter lavorare, finalmente, con Eliana, dopo esserci sfiorate in diverse occasioni. È stata la prima persona che ho incontrato quando mi sono trasferita a Roma, ben dieci anni fa. Devo anche a lei la possibilità di essere in questo spettacolo.

Uno spettacolo, “Le lacrime amare di Petra von Kant”, che ci parla di dipendenze affettive, ormai all’ordine del giorno.. 

La nostra regista ha intrapreso una strada molto contemporanea per parlare di questo tema. Nella nostra rappresentazione nessuno è realmente carnefice e nessuno è vittima, al contempo. Oggi, definiremmo il tutto parlando di “amore tossico” e ciò dimostra che Fassbinder era già parecchio avanti all’epoca.

Angelica, dove potremo vedervi prossimamente, dopo il debutto avvenuto nei giorni scorsi? 

Saremo in replica a Napoli, per poi esibirci nuovamente a Milano e, in futuro, speriamo di poterlo riproporre altrove.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24