Giovanni Carta: da Barbarians al teatro

LiveMedia24 incontra l'attore Giovanni Carta in occasione della seconda stagione della serie, di "Barbarians".

Attore per puro amore di questo mestiere, Giovanni Carta, che incontriamo in occasione della seconda stagione di “Barbarians”.

Un attore, Giovanni Carta, che ha sempre amato ciò che fa e che ha avuto modo di incontrare personaggi di spicco in tale settore.

Nell’augurarsi che possa esserci presto una nuova stagione di Barbarians, l’attore Giovanni Carta ci parla dei prossimi progetti.

Ti ringraziamo per aver accettato il nostro invito, Giovanni, come stai? 

Sto bene, grazie! Sono felice per tutte le soddisfazioni raccolte nel lavoro, in questo periodo.

Affrontiamo un breve excursus legato al tuo lavoro, alla recitazione. Come hai capito che sarebbe diventato un vero e proprio lavoro? 

Non ho mai voluto fare altro nella vita. L’ostinazione mi ha portato a prendere parte ad una delle Accademie più prestigiose, la Silvio D’Amico. Ho avuto modo, durante il mio percorso lavorativo, di incontrare personalità importanti, come: Sofia Loren, Luca De Filippo, Andrea Camilleri, Luca Ronconi e molti altri. Un privilegio poter apprendere la loro arte, carpire dei consigli, il tutto condito dal mio rigore, dallo studio, dall’umiltà e pazienza.

Attore di teatro e televisione. Quale ambito prediligi, se realmente c’è una preferenza? 

Non amo scegliere, non saprei farlo! Il teatro ha un suo personale approccio, legato molto al contatto con il pubblico, principale in tale ambito. Il pubblico ti abbraccia, affronta un viaggio insieme a te, in quel preciso momento. Dinanzi la macchina da presa, invece, vivi per il tuo personaggio, al suo completo servizio.

Chi è Giovanni nel quotidiano, quando non è impegnato nel suo lavoro? 

Amo dedicarmi alla casa, alla campagna, dal momento in cui non risiedo in città. Spero, inoltre, di essere un bravo papà per mio figlio che, al momento, ha soltanto sette anni.

Parliamo di “Barbarians”, del tuo Tiberius. Cosa puoi dirci a riguardo? 

Ho avuto modo di parlare in latino, una lingua ormai in disuso. Interpreto, appunto, Tiberio, in una serie Netflix dal cast internazionale. Un cattivo caratterizzato da varie sfumature che mi ha arricchito molto. Spero in una successiva stagione.

Cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico? 

Nel mio futuro vi saranno ancora teatro e televisione. A gennaio, a Roma, sarò in teatro con “La strana storia del Dott. Kekyll e Mister Hyde”. In primavera, invece, potrete vedermi su Rai1 nella serie, “Brennero”.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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