Un nuovo progetto teatrale per l’attrice, e regista  Jessica Ferro, “Una specie di felicità”, in scena a Catania il 26 e 27 aprile prossimo.

Tanti progetti all’orizzonte per Jessica Ferro di cui poter parlare, è tante nuove esperienze da sperimentare.

Vi lasciamo a questa nostra intervista, alle parole dell’attrice e regista.

Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Jessica. Come procede il tuo vissuto?

Molto bene, grazie! Ho da poco terminato, in teatro, le repliche di “Sissi”, che andremo poi a riprendere questa estate fino al prossimo inverno.

Parlaci di “Una specie di felicità”, che si avvale della tua regia, e del modo in cui ha preso forma? 

A colpirmi, sin dal primo istante, la leggerezza del copione e la tematica affrontata. Si parla di autismo, di un ragazzo che vive questa condizione con la sua famiglia e di come si svolge il suo quotidiano. Uno spettacolo che mi auguro possa portare il pubblico a riflettere su tutto ciò e a vedere le cose anche da un altro punto di vista.

Cosa puoi dirci sul tuo ruolo?

Interpreto una tra le persone più vicine ad Alessandro, la sua pedagogista.

Jessica, quali consapevolezze guidano oggi il tuo percorso artistico e, se vogliamo, cosa manca ancora a questa tua carriera?

Il mio lavoro, con il passare del tempo, ti porta ad avere delle maggiori consapevolezze. Una parola importante che, a suo modo, rappresenta un traguardo da raggiungere. Di certo una sensazione che non arriva mai a comando. Ho la fortuna di potermi ritenere appagata già da tempo, da questo punto di vista. Tutto ciò mi spinge a non mollare e a studiare sempre più per potermi migliorare, di volta in volta.

Cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico?

Come dicevo poc’anzi, ho da poco terminato le repliche di “Sissi” ma in futuro ci sarà anche “Coppia aperta quasi spalancata” e “Pericolo di coppia”, con la regia di Ottavio Buonomo e con Giulio Marino e Federico Tito Moretti. Vi svelerò altro appena mi sarà possibile…

Alessia Giallonardo per LiveMedia24