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Luigi Di Fiore: “Un Posto al Sole” una vera e propria famiglia
"Il Professionista", lo spettacolo ad opera del regista Tommaso Agnese, ha visto Luigi Di Fiore protagonista al Teatro Sala Umberto di Roma, lo scorso gennaio.
Protagonista al Teatro Sala Umberto di Roma dello spettacolo, “Il Professionista”, ad opera di Tommaso Agnese, incontriamo oggi Luigi Di Fiore pronto a raccontarci di questa esperienza e di molto altro.
Un ruolo, per Luigi Fiore, quello del killer Aron interpretato lo scorso gennaio, che ha regalato all’attore la possibilità di impersonare un ruolo differente dai soliti.
Vi lasciamo a questa nostra intervista, alle parole di Luigi Di Fiore, al ritorno alla sua Itaca, la Napoli di “Un Posto al Sole”…
Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Luigi. Recentemente protagonista della pièce teatrale di Tommaso Agnese, “Il Professionista”, cosa puoi dirci a riguardo?
Ho portato in scena, lo scorso 7 gennaio, un personaggio a cui mi sono spesso avvicinato, affrontando il tema del doppio, specie con Dostoevskij. Un killer che vive di rimorsi, di fantasmi che cominciano a togliergli il sonno, un uomo che non ha mai saputo amare e questo gli ha permesso di affrontare una vita da sicario.
L’incontro con Giuli, una più che abile cantante, interpretata dalla bellissima e abilissima collega Claudia Vismara, lo ha portato a rimettere in discussione ogni singola cosa. Al mio fianco, per l’occasione, Edoardo Purgatori, il mio Es da giovane, Antonino Iuorio, Paolo Perinelli, Paolo Maras e Gabriel Zama.
Se di bravura si parla,.non possiamo non citare il regista, Tommaso Agnese…
Ricordo che dopo la prima lettura del copione ho sentito forte l’esigenza di chiamare Tommaso per dirgli che aveva creato qualcosa di magnifico. Un’operazione talmente importante da meritare il giusto dispendio di energia, di soldi, qualcosa di non indifferente, motivo per cui ringrazio anche Paolo Maras, disponibile nel dare vita a un progetto del genere.
Qualche tempo fa il ritorno alla soap di Rai3, “Un Posto al Sole”, che ti ha consacrato anni addietro affrontando il ruolo di Luca De Santis. Quale bilancio del 2024 che si è da poco concluso?
Un 2024 risolutivo, per tante situazioni. La vita di noi attori è sempre particolare, spesso altalenante, e la mia è sempre stata particolarmente altalenante. Il 2024 ha rappresentato un momento di risalita, da “Costanza” a “Balene”, due fiction presto in onda per la Rai, con una riconferma anche di “Kostas”. Felicissimo, più che altro, per il ritorno ad “Un Posto al Sole”, ad Itaca, impegnando due anni più di Ulisse per tornare alla mia amata Napoli.
Non ho trovato i Proci ma ho di certo ritrovato una famiglia, quella che avevo lasciato ventidue anni prima. Sono stato accolto, inoltre, con affetto e dolcezza, da una Napoli fantastica, così come lo sono i napoletani. “Un Posto al Sole”, ancora oggi, rappresenta il tutto e sono davvero felice di essere tornato.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24
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