Silvia Gallerano: vi parlo di “Svelarsi”

Una serata nata dalle donne, per sole donne: tutto questo è racchiuso in Svelarsi, e a parlacene oggi è Silvia Gallerano.

Parliamo di “Svelarsi” e lo facciamo con Silvia Gallerano, abile attrice capace di portare in scena un lavoro importante, ricco di significato, per sole donne.

Uno spettacolo nato per le donne, “Svelarsi – serata evento per sole donne”, di cui Silvia Gallerano vi parla accuratamente.

Vi lasciamo a questa intervista a Silvia Gallerano, a “Svelarsi”, al suo futuro artistico.

Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Silvia, parlaci di “Svelarsi”, attualmente in scena, di come ha preso forma?

Si tratta di una serata ‘esperimento’ nata per le donne, in cui è facile rispecchiarsi e per vissuto simile e per aspetto fisico. Porteremo sul palco proprio il nostro pubblico, motivo per cui ogni serata è a sé, diversa dalle altre. Il tutto ha preso vita da un laboratorio realizzato qualche anno fa. Un percorso sempre produttivo, con tematiche che si sono sviluppate poco a poco, sempre grazie ad un confronto continuo. Siamo un gruppo allegro, coeso, e questo proprio perché crediamo che l’allegria sia alla base di tutto. Al mio fianco, in questa avventura, Giulia Aleandri, Elvira Berarducci, Smeralda Capizzi, Benedetta Cassio, Livia De Luca, Chantal Gori e Giulia Petrozzini. Un grazie va anche a Serena Dibiase e Greta Marzano per il loro contributo.

Il palco è per te ‘casa’, e questo da sempre. Quali sensazioni porta con sé la possibilità di calcarlo, di volta in volta?

Non so se sia masochismo o meno (ride) ma sono consapevole che i miei spettacoli mi portano ad espormi tanto al giudizio altrui. C’è, in me, la voglia di provare ad andare contro ogni forma di conformismo, raccontando la mia su come vadano le cose, esponendomi sempre. Sono felice di poter dire cosa penso, la mia verità!

Silvia, cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico?

Lo spettacolo, “Svelarsi”, sarà in scena ancora per molto. Come ogni mio spettacolo, in precedenza anche per “La merda”, ho bisogno di tempo per poter convincere il pubblico. Dal 25 febbraio, invece, porterò in scena “La dolorosa”, grazie al supporto di Christian Ceresoli. Si tratta di un a cantata, ambientata in un’odierna Palestina.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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