Valentina Corrao: vivo una forte passione per il teatro
Presto in scena con "Diana e la Tuda", incontriamo Valentina Corrao, giovane e desiderosa di vivere sempre nuovi ruoli.
Una forte e sana passione per il teatro guida e sprona Valentina Corrao a fare sempre di più nel suo lavoro.
Potremo ritrovare presto Valentina Corrao in scena con “Diana e la Tuda”, ad opera di Pirandello, per l’occasione rivisto da Roberto Latini con la direzione artistica di Federico Tiezzi.
Vi lasciamo alle sue parole, all’amore che nutre per la recitazione, ai ruoli che vorrebbe poter interpretare.
Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Valentina Corrao. Come procede il tuo vissuto?
Procede molto bene, grazie!
Presto potremo vederti in teatro con “Diana e la Tuda, uno spettacolo realizzato da Pirandello. Cosa puoi svelarci a riguardo?
Proprio in questo periodo sono presa dalla formazione con la Compagnia Lombardi Tiezzi. Saremo in scena, in replica, il 17 e il 18 novembre al Bolognini di Pistoia e poi a Firenze. Le altre date sono ancora in via di definizione.
L’amore per la recitazione ti accompagna sin da quando eri bambina. Come ha preso esattamente forma tutto ciò?
Sono nata a Palermo, una città che mi ha offerto poco a livello recitativo, conoscitivo. Devo a mia nonna, su tutti, l’amore che nutro per la recitazione. È stata lei a portarmi in giro per i vari teatri delle città d’Italia, regalandomi la possibilità di vivere il brusio in sala, l’emozione dell’inizio di uno spettacolo.
Quale ruolo, tra quelli vissuti, porti maggiormente nel cuore?
La “Fedra” interpretata in Seneca, un saggio realizzato per il diploma. Un ruolo che mi ha portato a ragionare sulla condizione della donna, spesso massacrata sotto più punti di vista. Una storia disegnata da Seneca in maniera complessa, con uno stile enfatico e crudo, qualcosa di efficace e forte per lo spettatore. Sarei felice di poter riaffrontare un ruolo del genere in futuro.
Non meno importante l’esperienza vissuta nel doppiaggio…
Era un sogno che avevo nel cassetto, finalmente realizzato! Qualcosa di nettamente differente dal teatro, che mi porta a non utilizzare il corpo, cosa alquanto strana, e a cui associo una parola molto importante, l’altruismo. Potrete ‘ascoltarmi’ presto in “Happy Face”, una nuova serie.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24
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