In questa escursione visiteremo il Monte Novegno. Un connubio di natura e storia incastonato tra le prime propaggini delle Prealpi Vicentine.
A due passi da Schio, si erge a fianco del più aspro massiccio del Monte Pasubio. Sulla sua sommità la neve copre, in inverno, quell’ampia conca che nei mesi estivi è invece ricchissima di fiori e meta, fin dai tempi antichi, di allevatori che portano gli animali al pascolo. Dalla sua cima più alta, monte Rione (1691 m), svetta l’omonimo Forte della Prima Guerra Mondiale.
Il punto di partenza dell’escursione sul Monte Novegno è il parcheggio vicino al Camping Cerbaro, mt 900, raggiungibile comodamente con una strada asfaltata nei pressi di Santorso – Schio. Nel periodo estivo, invece, è possibile parcheggiare la macchina dopo la Malga Pianeti e seguire il sentiero 422 che, in soli 100 metri di dislivello, porta alla cima del monte. Dal camping inizia il sentiero 433 che sale a tornanti nel bosco, passando per la località Casara Vecchia. I tornanti si posso evitare con dei sentierini ripidi che accorciano i tempi.
Dopo il tratto di tornanti, il sentiero prosegue in piano fino a raggiungere il sentiero 422 che arriva dalla contrada Rossi (volendo si può partire anche da lì a piedi) nei pressi di una panchina panoramica.
In questo incrocio si può proseguire a destra con il 311 e raggiungere nel bosco Busa Novegno, oppure, con il 422, più panoramico. Il sentiero 422 parte subito dietro la panchina e arriva ripidamente al grande parcheggio dove si può arrivare in macchina nel periodo estivo. Nella conca è possibile visitare la malga e, durante il periodo estivo, gustare il loro saporito formaggio, la tosella o un buon piatto di pastasciutta.
Arrivati alla busa, è possibile sia raggiungere la cima del Monte Rione, con il suo forte in cima, sia raggiungere la croce del Monte Novegno.
Lo scenario montanaro e pedemontano vicentino è intriso della memoria della Grande Guerra; il Novegno ne è autentica testimonianza, teatro di avvenimenti consegnati alla storia d’Italia: strade, gallerie, trincee, caverne, storia d’Italia. Numerose tracce di quel passato segnano ancora oggi il volto della montagna: postazioni, testimonianze accompagnate da esaustiva cartellonistica dell’Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine. Contrassegno di quelle vestigia è il Forte Rione, una piccola opera difensiva che svolse un ruolo chiave nelle battaglie del giugno 1916. Erano le ore decisive della Strafexpedition; gli Austriaci stavano facendo un estremo tentativo di superare il Novegno, da loro chiamato il Letzter Berg: nessun altro ostacolo li separava dal scendere su Schio ed irrompere nella pianura vicentina.
Altra attrattiva di questa splendida montagna è la presenza di un Osservatorio Astronomico (Coordinate: 11° 18′ 33″ LONG. EST, 45° 46′ 10″ LAT. NORD Altezza: 1514 mt s.l.m.) gestito dal Gruppo Astrofili cittadino. È schermato dalle luci della pianura e pertanto la visione risulta ideale, consentendo ottime osservazioni sia dei pianeti che del profondo cielo.
Il visitatore sarà molto attratto anche dalla tipica flora prealpina spontanea che cresce nei prati e nei folti boschi. Il Novegno è popolato anche da fauna montana: è facile imbattersi nella marmotta e incontrare qualche esemplare di capriolo o camoscio!
Mattia Radoni per LiveMedia24