Venezia: previsti 170cm. Mose attivato

A Venezia previsto dal centro maree un livello record di 170 cm. Attivate le paratie del Mose.

Venezia, arriva la perturbazione dell’anno: le paratoie mobili del Mose in funzione dalla notte. Previsione di marea eccezionale a 170 centimetri cui si sommano raffiche fino a 120 chilometri l’ora.

Dalle prime ore di martedì 22 novembre un ciclone si muoverà rapidamente verso l’alto Adriatico, trasformandosi in un vortice davanti alla laguna di Venezia capace di innescare, oltre alle forti piogge, anche violente raffiche di vento. Soltanto in serata il ciclone abbandonerà l’Italia spostandosi sui Balcani. Il bollettino del Centro maree del Comune ha confermato inizialmente una previsione di acqua alta di ben 160 centimetri sul medio mare alle 9.40 del mattino. Successivamente la previsione è confermata a 170cm. Evento meteo-atmosferico che, secondo la scala di rilevanza dei tecnici, è definito di marea eccezionale. Si renderà quindi necessaria l’attivazione del Mose, il sistema di paratoie mobili che difendono la città lagunare. Le condizioni favorevoli all’acqua alta persisteranno fino a sabato 26 novembre. Non sono esclusi, quindi, altri azionamenti del Mose.

Le previsioni meteo per la mattina di martedì 22 sono la ripetizione di quelle che la sera del 12 novembre 2019 avevano allagato tutta la città, dai 150 centimetri di marea astronomica e meteorologica erano diventati 187 centimetri. Furono spinti dal vento a sfondare le porte delle case, a sbriciolare muri e parapetti, a sgretolare il fasciame delle barche. Prima da sud avevano soffiato ostro e scirocco, e la marea in salita si era spinta contro le case di Venezia. Poi, dopo avere creato danni per milioni, in pochi minuti in vento aveva girato e nella notte aveva sfogato la furia cieca contro i centri abitati dall’altra parte della laguna, come Pellestrina.

 

Ad ora, alle 09:36 di martedì 22 novembre, la situazione è di una marea che ha già toccato i 170cm fuori dalle bocche di porto, con punte di 184 a Chioggia e 190 a Malamocco. Mentre in laguna, grazie al Mose, ci sono 100cm in meno.

 

Fonte http://www.venezia.isprambiente.it/ispra/webgis/marea.php

 

Che cos’è precisamente il Mose?
Foto presa dal sito del Mose: https://www.mosevenezia.eu/mose/

 

Il progetto Mose è stato scelto al termine di un lungo iter progettuale e decisionale durante il quale il sistema di paratoie alle bocche di porto è stato confrontato con numerose soluzioni alternative. E’ risultato l’unica opera in grado di rispondere ai precisi vincoli e requisiti richiesti. Assicura la completa difesa del territorio dagli allagamenti, non modifica gli scambi idrici alle bocche di porto, non ha pile intermedie fisse nei canali alle bocche di porto, non interferisce con il paesaggio, non interferisce con le attività economiche che si svolgono attraverso le stesse bocche.

Il Mose consiste in 4 barriere costituite da 78 paratoie mobili tra loro indipendenti in grado di separare temporaneamente la laguna dal mare. Consente quindi di difendere Venezia sia dagli eventi di marea eccezionali e distruttivi, sia da quelli più frequenti. Le barriere sono collocate alle bocche di porto di Lido, Malamocco e Chioggia. Il Mose può proteggere Venezia e la laguna da maree alte fino a 3 metri. Servirà anche a combattere un innalzamento del livello del mare fino a 60 centimetri nei prossimi 100 anni.

La prima pietra fu posata il 14 maggio 2003 da Silvio Berlusconi in favor di telecamere. Dopo 19 anni è quasi finito; funziona ma vanno completati alcuni allestimenti.Costo totale dell’opera, a pacchetto completo, circa 6 miliardi. Costo annuo di gestione, compresi gli stipendi del personale, circa 100 milioni. Ci furono tangenti faraoniche e dissipazioni babilonesi; nel 2014 un’inchiesta aveva portato ad arrestare 35 persone: il costo del malaffare è una cifra ancora incompleta, sicuramente molte decine di milioni.

 

Mattia Radoni per LiveMedia24

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