Cory Wong, il “Felino di Minneapolis” sul palco di Padova e Brescia
“Un felino di Minneapolis con Prince nelle vene” così lo stesso Cory Wong ama definirsi, in realtà è uno dei chitarristi funk-jazz più promettenti della scena mondiale.
Cory Wong: non solo un chitarrista, ma anche songwriter showman, bassista e produttore. Lo abbiamo ascoltato (e fotografato) Padova e Brescia accompagnato da una buona cornice di pubblico che ha saputo apprezzare le sue indiscusse doti di chitarrista.
Cory Wong al Gran Teatro Geox di Padova (Foto: Alessio Marini/LiveMedia)
Inizialmente erano previsti in autunno i due show di Cory Wong, ma anche il chitarrista di Minneapolis ha dovuto fare i conti con la pandemia e solo oggi si può trarre un bilancio dopo averlo ascoltato nei primi due concerti italiani di Padova (Gran Teatro Geox) e Brescia (Gran Teatro Morato).
Cory si presenta sul palco con una affiatata band di assoluto spessore, sei elementi, di cui tre fiati. Si parte subito con un’ampia selezione di brani dal suo ultimo lavoro “Elevator Music for an Elevated Mood”. Bastano pochi brani per scaldare il pubblico dei due teatri.
Il concerto scorre via, con un’alternanza di brani tratti dai primi album da solista e altri presi dall’ultimo suo lavoro, sicuramente il disco più “maturo” e per certi versi complesso nell’ascolto. Il pubblico apprezza e riconosce nella figura di Cory un chitarrista funky-jazz da seguire perché il “ragazzo” saprà sicuramente evolversi ulteriormente e regalare agli appassionati nuove emozioni.
Cory Wong al Gran Teatro Geox di Padova (Foto: Alessio Marini/LiveMedia)
Biografia.
Cory Wong nasce a New York nel 1985, ma cresce e vive a Minneapolis. Proprio la città del Minesota influenzerà il suo stile. Dalla sua chitarra non escono note, esce magia accompagnata da una perizia tecnica esemplare. Ma sul palco Wong sa anche essere ilare, l’espressività del volto (che a tratti ricorda quella di Jim Carey) i movimenti a tratti plastici, a tratti scomposti, lo rendono un” inusuale” grande chitarrista funky-jazz.
Cory Wong sul palco del Gran Teatro Morato di Brescia (Foto: Roberto Tommasini/LiveMedia)
Reso famoso dal format televisivo “The Voice” ha avuto modo di conosce e farsi apprezzare da Prince dopo una Jam session improvvisata. Successivamente prende forma la collaborazione con i Vulfpeck tanto forte che gli stessi componenti della band hanno deciso di intitolare il loro brano strumentale più famoso proprio “Cory Wong”.
Nel 2017 il debutto ufficiale come solista, con l’eclettico “Cory Wong and the Green Screen Band” mentre nel 2019 pubblica “Motivational Music for the Syncopate Soul” seguiti appunto dall’ultimo lavoro“Elevator Music for an Elevated Mood”.
Roberto Tommasini per LiveMedia24