“Cartoline da qui” segna il ritorno in musica, dei Nomadi, capitanati da Beppe Carletti.

Un gruppo più che storico, quello de i Nomadi, giunto a ben sessant’anni di attività, ancora con la voglia di regalarci nuove emozioni, e sensazioni. Beppe Carletti, da sempre, ne è testimone, portavoce, dopo la triste perdita di Augusto Daolio.

I Nomadi, come Carletti sottolinea, continueranno a portare la loro musica nel mondo, al loro pubblico, sempre con serietù, fermezza, passione.

Ti ringraziamo per aver accolto nuovamente l’invito di LiveMedia24, Beppe Carletti. Come procede il tuo vissuto? 

Sto bene! Sono felicissimo di questo traguardo, di poter portare la nostra musica in giro per il mondo, ancora oggi. Continuerò, continueremo, finché ne avrò la forza, finché il mio cuore continuerà a battere.

Sessant’anni non sono pochi, sessant’anni di successi, di ricordi, di buona musica, di amore per il vostro pubblico..

Il pubblico è sempre al nostro fianco! Siamo felici quando li sentiamo darsi appuntamento al prossimo concerto, con la voglia di ritrovarsi. I Nomadi hanno accomunato generazioni, famiglie intere, ed è ancora così.

Parlaci di “Cartoline da qui”, il singolo realizzato da Ligabue che funge anche da titolo al vostro nuovo disco? 

Luciano ci ha concesso questo bellissimo, inaspettato, regalo. Un lavoro che nessuno si aspettava, nato dopo la sua visita alla mostra in onore di Augusto Daolio. Con Luciano siamo amici da anni, viviamo anche vicini, ma mai mi sarei aspettato ciò. Gli dobbiamo tanto! Una riconferma di affetto, la sua.

Un album caratterizzato dalla presenza anche di altri colleghi.. 

Nell’album vi è un ricordo al caro Giorgio Faletti, una partecipazione del bravo Neri Marcoré e non solo. Un disco voluto, ricercato, che forse nemmeno il nostro pubblico si aspettava. A mio avviso, un progetto ben riuscito, tra i più belli, di certo.

Presto il ritorno ai live, alla buona musica, cosa puoi dirci a riguardo?

Sono in programma una sessantina di live e di certo ne arriveranno altri. Siamo consapevoli del nostro essere, dei palchi che ci è possibile calcare e delle piazze che ci aspettano. Abbiamo, da sempre, dalla nostra il pubblico, il voler essere vicini alle persone, con la forza di sempre, con l’umiltà che ci caratterizza.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24