David Cerquetti: vi porto con me nella magia del cinema

Ritroviamo il compositore David Cerquetti pronto a parlarci della nuova esperienza nel film "La volpe e l'uva", nelle sale dallo scorso novembre.

LiveMedia24 ritrova il musicista e compositore David Cerquetti pronto a parlarci della nuova colonna sonora, “La volpe e l’uva”, realizzata per il film diretto da Piermaria Cecchini.

Il film, nelle sale da questo novembre, rappresenta per il giovane compositore una nuova sfida da affrontare, un nuovo bellissimo lavoro che prende forma.

Vi lasciamo alle parole di David Cerquetti, alla sua musica, al futuro artistico…

Ti ringraziamo per aver nuovamente accolto il nostro invito, David. Come procede il tuo vissuto?

Mi trovi in un periodo abbastanza particolare perché recentemente è mancato il mio cane con cui avevo un legame fortissimo. Per quanto riguarda, invece, il versante legato alla carriera, ho lavorato alla colonna sonora “La volpe e l’uva”, un lavoro di cui sono molto soddisfatto e non sono mancate altre soddisfazioni. C’è stato, difatti, il film di Giorgio Caporali, “L’arca”, per cui ho scritto una canzone interpretata da Marco Liba per poi dedicarmi a “Io più te”, diretto da Valentina De Amicis, con Matteo Paolillo ed Ester Pantano. Un progetto creativo, registrato a Budapest, che mi ha concesso di vivere una bella esperienza e di approfondire una grande amicizia con la regista.

“La volpe e l’uva” funge, appunto, da titolo alla tua ultima colonna sonora realizzata per Piermaria Cecchini, nelle sale da questo novembre. Come ha preso forma il tutto? 

Il film è stato realizzato ad ottobre del 2023 per essere poi ingaggiato verso novembre/dicembre. Ha rappresentato una gran bella esperienza grazie alla produzione Magic Effect e, per chi volesse ascoltare la musica, siamo già su Spotify. Ogni film porta con sé opportunità lavorative ed una serie di amicizie importanti, qualcosa di davvero bello e forte, e di questo sono felice. È accaduto con “Buio come il cuore” e si è verificato anche con “La volpe e l’uva”. Vivo, tra l’altro, un bellissimo rapporto anche con Elisabetta Pellini, conosciuta sul set precedente, segno che da collaborazioni importanti possono nascere dei bei rapporti. È un po’ la magia del cinema.

Tra i collaboratori di questo progetto spiccano George Doering, polistrumentalista Hollywoodiano, Baraka May, Tim Starnes e Lorenzo Licitra. Ti saresti mai aspettato di poter collaborare con tali artisti e per di più in un luogo così lontano dalla tua reale casa? 

Per queste collaborazioni devo grazie al mio mentore, Lawrence Shragge, che da sempre mi consiglia quali strade percorrere. Spero di poter sviluppare sempre più situazioni del genere in futuro.

Cosa manca a questo tuo percorso artistico?

Un film americano tutto mio, con le mie musiche, cosa che solitamente non accade interamente. L’idea è anche quella di poter scrivere un album e di potermi dedicare sempre più alla musica italiana, alle colonne sonore, nello specifico.

Progetti futuri legati anche al prossimo Natale?

Tornerò presto in Italia per stare vicino a tutti i miei familiari, cosa che non è purtroppo accaduta durante la scomparsa del nostro cane Evander. Di bello c’è anche che il 5 dicembre “Buio come il cuore”, il primo film per cui ci eravamo sentiti, sarà nelle sale italiane, con una presentazione al Giulio Cesare. Subito dopo le festività dovrò rientrare in America per riprendere a lavorare.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

 

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