Federico Pupo, da violinista a organizzatore di eventi musicali

Da musicista a organizzatore di eventi, incontriamo Federico Pupo, direttore di Asolo Musica.

LiveMedia24 incontra Federico Pupo, direttore di Asolo Musica, pronto a parlarci degli eventi musicali in programma quest’anno all’Auditorium Lo Squero.

Federico Pupo è un uomo dai sani principi, pronto a parlarci del suo attuale vissuto, così come della musica che da sempre ama.

Vi lasciamo a Federico Pupo e al suo futuro artistico…

Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Federico. Cosa puoi anticiparci sul programma riguardante la rassegna legata all’Auditorium Lo Squero, dell’isola di San Giorgio?

Siamo verso la fine di questa rassegna che quest’anno ci ha regalato davvero tanto. Lo Squero è per noi un piccolo laboratorio/cantiere teatrale situato all’interno della scuola professionale dei marinaretti. Dopo una ristrutturazione è divenuto un bellissimo Auditorium sull’acqua caratterizzato da ampie vetrate e da una luce davvero particolare. Nonostante sia un luogo molto piccolo è molto piacevole realizzare dei concerti da camera al suo interno.

Il concerto mancante da chi sarà realizzato?

Siamo al finale di stagione con Ramin Barhami, annoverato tra i più interessanti interpreti di Bach al pianoforte. Per l’occasione sarà impegnato proprio in un suo celebre capolavoro, “Variazioni Goldberg BWV 988”, in scena il prossimo 7 dicembre.

Quale riscontro da parte del pubblico per i precedenti spettacoli?

Abbiamo riscosso sin dall’inizio un riscontro più che ottimale da parte del pubblico, con richieste in più di posti, cosa impossibile per i soli 200 presenti all’interno de Lo Squero.

Cosa ti ha regalato il percorso in musica, precedentemente intrapreso, prima di diventare organizzatore?

Una palestra straordinaria la musica, qualcosa che mi regala ancora fortissime emozioni. Sono cresciuto a Bach e Monteverdi, suonavo il violino, per poi smettere quando mi sono reso conto che non avevo più il giusto tempo da dedicare a tutto ciò. Qualcosa di cui sento ancora la mancanza.

Cosa ti ha spinto a passare all’organizzazione di eventi?

Mi è sempre piaciuto organizzare eventi, occuparmi di colmare vuoti in scena, programmare una rassegna intera. Me ne occupo da tanti anni e continua a regalarmi buone sensazioni.

Quali sensazioni ti regala oggi il pubblico differentemente dagli applausi ricevuti un tempo come musicista?

Ora sono dietro le quinte, o meglio, sono dietro a tutti per poter ammirare ogni minima cosa. Soddisfazioni enormi, grandi, vedere il pubblico felice, specie sapendo che non c’è nulla di automatico, bensì bisogna puntare sempre alla qualità.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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