Francesca Palamidessi ci presenta l’EP “Wisteria”

Francesca Palamidessi ci presenta il suo nuovo EP fuori da marzo, "Wisteria", un progetto in cui crede...

“Wisteria” è il nuovo EP di Francesca Palamidessi, pronta a raccontarci qualcosa in più sul suo percorso e vissuto.

Francesca Palamidessi, giovane e sempre vogliosa di musica, in questa intervista ci racconta di essere figlia d’arte…

Questo e molto di più nella nostra intervista per LiveMedia24.

Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Francesca. Da marzo è fuori il tuo nuovo EP, “Wisteria”, ma come ha preso forma esattamente?

Curiosando tra le cartelle di brani iniziati e lasciati a metà, e tanti altri ancora ne ho. È stato così che ho trovato un frammento che mi ha colpito e che poi sarebbe diventato 1’incipit del mio EP. Ho deciso di provare a proseguirlo senza darmi una regola e così, spontaneamente, mi sono trovata tra le mani questa lunga traccia. Mentre lavoravo alla musica ho poi iniziato ad immaginare un video, e alla fine tutto ha assunto un senso che non avrei potuto immaginare.

Come ha avuto inizio questo tuo percorso in musica e quali artisti lo hanno guidato?

Suono da quando sono molto piccola e sono figlia d’arte. La musica è da sempre stata una pratica costante, anche se ho deciso di farne una carriera soltanto appena terminato il liceo. Mi sono formata in ambiente classico e jazz e  tutte le mie ispirazioni più forti erano nella musica colta: poi una volta finiti gli studi ho iniziato ad interessarmi alla musica leggera e all’elettronica. Era il periodo d’oro di James Blake, che vidi live e rimasi folgorata, poi di FKA Twigs, e di tutta una scena che pian piano si è affermata. Prima di loro, avevo scoperto Bjork, Aphex Twin, ma ascoltavo principalmente musica profondamente sperimentale.

Nel 2019 hai preso parte ad X-Factor insieme ai Monkey Tempura. Che ricordo hai di quella esperienza e cosa non ripeteresti?

Eravamo una bellissima band, ci divertivamo molto ed eravamo super prolifici. X-Factor è stata la cosa peggiore che abbiamo fatto, a mio avviso. Mi ha fatto capire, più che altro, che non appartenevo, e tutt’oggi non appartengo, a quel circuito. Mi sono sentita come un gladiatore che combatte per la sopravvivenza e questo non ha niente a che fare con la musica.

A quando un tuo live?

Ho appena concluso una piccola serie di concerti e ora sto preparando le nuove date che annuncerò sui miei canali social. Voglio portare uno show audiovisivo, pensato quasi come uno spettacolo teatrale più che un concerto vero e proprio.

Cosa possiamo aspettarci dal tuo futuro artistico?

Sicuramente altre pubblicazioni discografiche (scrivo e produco moltissimo). Sto pian piano trovando il mio pubblico, cosa difficile vista la specificità dei miei lavori, Ho in atto anche alcune collaborazioni con artisti e gruppi del mondo dell’underground, che usciranno prossimamente. Allo stesso tempo punto molto ai live, che è una dimensione importantissima per me, cercando sempre di trovare sempre più la mia strada, per portare un modo di fare musica sempre personale ed unico. Spero, quindi, di arrivare in più città italiane possibili, ma anche all’estero, dato il respiro internazionale della mia musica.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

 

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