Fuori “Indietro tutti”, il nuovo singolo de Il sogno della crisalide
Fuori "Tutti esauriti", il nuovo singolo de Il Sogno della crisalide, che precede il progetto discografico "Indietro tutti".
Un nuovo progetto discografico per Il sogno della crisalide, “Indietro tutti”, fuori dallo scorso novembre, anticipato dal singolo, “Tutti esauriti”.
Un singolo, “Indietro tutti”, che parla di una strana società moderna legata a non poche frenesie.
Questo e tanto altro in questa nostra intervista a Il sogno della crisalide…
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Il sogno della crisalide. “Tutti esauriti” è il titolo del tuo nuovo progetto discografico, annesso al singolo “Indietro tutti”. Quali riflessioni accompagnano questa canzone e qual è stata la scintilla che ha dato il via a tutto?
Le riflessioni riguardano la frenesia della società moderna e le conseguenze che ne derivano. A generare questa scintilla è stata la tendenza tremendamente autocelebrativa della scena indie della scorsa decade. L’uso ed abuso di termini come ‘mainstream’ e ‘sold out’, per l’appunto, tutto esaurito. È stato poi facile trasformarlo al plurale e scoprire che ad essere esauriti non sono solo i concerti ma buona parte di tutti noi.
Nel brano, cosi come nel disco, si percepisce una critica sottile e tagliente verso la società odierna. Quali aspetti senti più urgenti da affrontare e come speri che la tua musica possa stimolare il cambiamento?
La risposta credo sia già nella parte finale della domanda. Le canzoni possono e devono, a mio parere, stimolare il cambiamento attraverso la riflessione. È impossibile dire da dove si dovrebbe cominciare. Forse dalla capacità di ascoltare e di fermarsi. In un mondo che va a duecento all’ora, fermarsi a riflettere è un atto rivoluzionario.
La tua passione per la musica è palpabile nei tuoi brani. Raccontaci di come è nata e quali sono stati i momenti, gli incontri, più significativi del tuo percorso artistico?
La passione per la musica è iniziata con le prime strimpellate di chitarra a casa di un amico all’età di sedici anni. Di incontri significativi ce ne sono stati tantissimi, a cominciare dal conoscere Max Lambertini ad aver poi lavorato con Manuele Fusaroli e Michele Guberti. Tutto ciò credo abbia giovato un bel po’ al mio percorso.
Oltre alla dimensione musicale, cosa c’è dietro Il sogno di crisalide?
Semplicemente c’è tutto me stesso! Sono del segno della bilancia, quindi se non so bilanciare io, chi meglio di me?!
Il tuo nome d’arte, evocativo e poetico, da cosa trae il suo significato?
Un nome mutuato, Il sogno della crisalide, da una rivista di cultura e psicologia. Rappresenta il bisogno, la voglia e la necessità di guardarsi sia fuori che dentro in un continuo mutamento.
In che modo le tue esperienze personali si riflettono nei testi e nelle sonorità del nuovo album? C’è un messaggio che desideri trasmettere in particolare?
Sarebbe impossibile, in un percorso cantautorale, scindere le proprie esperienze personali dai testi e dalle musiche. Siamo, volenti o nolenti, il prodotto di ciò che ci accade intorno. L’ironia. Quella sicuramente può essere una chiave interessanti con cui relazionarsi.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24
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