Gianni Mazza: vorrei portare la musica italiana ovunque!
Il maestro Gianni Mazza ci presenta il suo nuovo libro "Non mi ricordo una Mazza", un libro che ci parla della sua storia, e ovviamente, della sua amata musica,
Un libro che ci parla della sua storia, della sua amata musica, per il maestro Gianni Mazza con “Non mi ricordo una Mazza”.
Un vero e proprio trattato per il maestro Gianni Mazza, artista e maestro che tutti amiamo.
Aneddoti, in questo libro, e non solo per il maestro Gianni Mazza, apprezzato nei programmi con Corrado, Arbore e molti altri.
La ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Gianni, cosa può dirci sul suo nuovo libro, “Non mi ricordo una Mazza”?
Il titolo riprende una realtà dei fatti, ossia il non ricordare davvero granchè (ride). Ho giocato, quindi, sul mio cognome, su quanto sia facile poterlo fare. Un libro nato dalla voglia di autoreferenziarmi, di mettere ordine in ciò che ho realizzato, lavorativamente parlando. Ringrazio Bertoli per aver creduto in me, per avermi permesso di realizzarlo.
Una televisione, quella a cui ha preso parte, che ora non esiste quasi più, oserei dire..
Si, quella televisione non è più viva, in atto, ormai. Ma, negli anni, ho preso parte anche ad altri lavori. Devo molto, ad ogni modo, a Michele Guardì e, prima di lui, a Renzo Arbore. Indimenticabile l'”Indietro tutta” di Renzo e Corrado. Se sono in televisione lo devo proprio a lui, alla fiducia che seppe darmi. Fu un pazzo!
Cosa sognava Gianni Mazza da giovane?
Sognavo di poter fare lo scopino, lavoro che osservavo dalla finestra della mia camera con molta curiosità (ride). La musica, in seguito, e lo sprono di mia nonna mi portarono ad amare sempre più questo mestiere.
A breve assisteremo ad una nuova edizione del Festival di Sanremo. Che ricordo ha della sua partecipazione con il brano, “Il lazzo”?
Era una canzone carina, orecchiabile, da me realizzata e da me orchestrata. Sono stato felice di poter compiere il tutto in completa autonomia. Non capita a tutti!
Quale esperienza non ripeterebbe tra quelle vissute?
Ho preso parte a programmi non importantissimi per pura sopravvivenza. Ringrazio di averli fatti, ad ogni modo, perché mi hanno aiutato in periodi particolari.
Cosa può anticiparci sul suo futuro artistico?
L’idea è quella di andare all’estero per fare musica con la mia orchestra. Mi piacerebbe poter avere un impresario, cosa mai avuta prima d’ora. Vorrei poter uscire dalle mura domestiche per portare la musica italiana altrove e con cantanti che, spero, vogliano potermi seguire.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24
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