Giuliano Crupi a spasso per l’Italia con il suo “Luce Tour”
Nel pieno del suo tour indoor "Luce Tour" Giuliano Crupi si "confessa" oggi sulle pagine di LiveMedia in questa breve ma intensa intervista.
LiveMedia24 ha il piacere di incontrare oggi Giuliano Crupi, alle prese con il “Luce Tour”, partito nello scorso mese di febbraio.
Un incontro che spazia dalla musica al suo vissuto, quello avuto con Giuliano Crupi, sino a parlare del suo “Luce Tour” attualmente in programmazione nei club italiani.
Vi lasciamo alle parole di Giuliano Crupi, alla sua musica e al suo tour.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Giuliano, come procede il tuo vissuto?
Sono io che ringrazio voi! Procede. Lavoro sulle mie ferite, sul mio dolore, quotidianamente. Cerco, come possibile, di non lasciarmi sfuggire alcuna occasione per cercare di evolvere, come essere umano, ancor prima che come artista.
Giuliano, ti andrebbe di affrontare un breve excursus legato al tuo percorso artistico, ai tuoi inizi?
Il mio legame con la musica ha avuto inizio da piccolissimo. A sedici anni ho poi cominciato a scrivere le prime canzoni senza più fermarmi. Una necessità intima, personale, la scrittura. Non scrivo costantemente, bensì lascio arrivare le canzoni quando sono pronte. Se penso a tutto ciò che ho fatto fino ad oggi, grazie alla musica, sembra un piccolo miracolo, un dono immenso.
Quali artisti hanno guidato il tuo percorso e con chi vorresti duettare o scrivere un brano a quattro mani, un domani?
Buona parte della sfera cantautorale italiana ha accompagnato il mio vissuto: De Andrè, Rino Gaetano, Battisti, Mia Martini.. Un grande faro artistico di oggi è Niccolò Fabi, con cui avrei davvero piacere di realizzare qualcosa. Due stili differenti, i nostri, ma riconosco la mia sensibilità nella sua.
Un nuovo EP all’attivo, “Luce”, costituito da cinque brani, nato in seguito ad un dolore. Cosa puoi dirci nei limiti del possibile?
L’EP, “Luce”, nasce dall’omonimo brano, singolo di lancio. Una dedica d’amore molto intensa realizzata per la mia compagna che, purtroppo, è venuta a mancare. Ha fatto in tempo ad ascoltare il brano.. Da quel momento sono entrato in un abisso estremamente doloroso che ha ribaltato completamente la narrazione dell’EP. Dopo la sua perdita sono, difatti, nate delle nuove tracce, “Parlerò anch’io” e “Ancora un’altra volta”. Tutto deve essere uno strumento autentico al servizio degli altri, per donare verità.
Un tour all’attivo, partito il 21 febbraio da Roma, ma dove potremo ascoltarti prossimamente?
Le date sono ancora in fase di evoluzione. Arriveranno di certo Milano e Firenze, a stretto giro.. Verso fine aprile, inizio maggio, tornerò anche a Roma, al Lian Club.
Finalista al Premio De Andrè nel 2019, che ricordo porti con te di quella esperienza?
Ogni esperienza musicale, compresa questa, porta con sé tanti insegnamenti, nuove persone e incontri. Maggiori consapevolezze. Sono stato onorato di essere tra i finalisti di un premio così importante, specie perché legato ad un cantautore che amo molto. In generale, ti dirò, non sono un fan delle competizioni, l’arte non è questo, è immersione.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24
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