Marracash – Arena di Verona – 25 Settembre 2022
"The King" si prende l'Arena di Verona dopo due anni di rinvii, in delirio i quasi 13000 spettatori.
Per la prima volta nella storia dell’anfiteatro scaligero un rappers ha tenuto un concerto tutto suo in Arena, e per “King” Marracash arriva la consacrazione definitiva tra i big della scena italiana.
Marracash scende dall’alto del palco, su una piattaforma entra nella sua Arena dai suoi quasi 13000 fans scatenati. Tutti in piedi, nemmeno durante l’intro il pubblico è riuscito a stare seduto su quelle seggioline troppo scomode. Il palco è semplicissimo, solo un’immenso led-wall alle spalle del rappers Milanese, luci fortissime, integrate a tratti da un vero e proprio laser show.
Terminata l’introduzione, la scaletta ricalca fedelmente il disco: si parte con “Body Parts” poi il re alterna brani estratti dai suoi ultimi due lavori, “Persone” e “Noi, loro e gli altri”, si sapeva fin dall’inizio che quello dell’Arena non sarebbe stato un concerto che voleva celebrare la sua carriera. Poi sotto con “Dubbi”, “Laurea ad Honorem” , “Neon” e “Io Altrettanto”. La band c’è ma non si vede, “nascosta” dietro il led wall… Il Re vuole tutta la scena per se, fatto salvo per “Appartengo” duettato assieme a Massimo Pericolo, unico special-guest della serata.
Ecco, forse l’unica critica che si può muovere a Marracash è stata quella di non portare in Arena qualche ospite in più. In molti tra il pubblico si aspettavano e davano quasi per certa la presenza di Gue Pequeno, e a fine serata, da questo punto di vista un pò di delusione è trapelata.
La seconda parte dello spettacolo è stata impostata come un’immenso dj-set, dove Marracash ha proposto “Scooteroni”, “Badabum Cha Cha”, e “Salvador Dalì”. Prima dell’ennesimo cambio d’abito, Marracash sfoggia una tripletta di brani composta da , “Madame”, “Brivido” e “Crudelia”. Marracash chiude il suo concerto all’Arena con “64 Bars” e poi “Love”. L’Arena di Verona è tua “King” Marracash hai aperto una strada, ora anche il rap è di casa in riva all’Adige.
Articolo a cura di Roberto Tommasini per LiveMedia24
Foto a cura di Roberto Tommasini per LivePhotoMusic
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