Pietro Gandetto: vi presento “Almeno stasera”
Ritroviamo Pietro Gandetto, giovane cantante di Alessandria, appassionato di musica sin da ragazzo, che ha ottenuto la sua svolta nel programma The Voice of Italy, nel 2018.
Ben ritrovato su LiveMedia24, Pietro Gandetto. Come procede il tuo vissuto?
Bentrovati a voi! Bella domanda, credo che il mio vissuto stia procedendo un po’ come a tutti in questo momento, con degli stop and go. Sono fortunato perché sto bene, ho un lavoro e ho la musica che mi riempie le giornate di emozioni. Scrivere quello che vivo con la musica è un privilegio e cantarlo ancora di più.
Viviamo ancora un periodo particolare, inaspettato. Quali consapevolezze ha apportato al tuo vissuto?
Vivo molto nel presente. Questo periodo mi ha portato la consapevolezza del valore del tempo, di fare tutto con più calma, senza rincorrere dei modelli che la società e noi stessi ci imponiamo. Credo che questo periodo sia un’opportunità per riprogrammare la lista delle priorità della propria vita e di quello che vale per noi.
A cosa devi la tua passione per la musica?
Credo che ognuno di noi nasca con delle passioni e delle cose che “vengono facili”. Si potrebbe parlare di un dono. Quando avevo sei anni cantavo sul palco con il coro delle voci bianche e per me era la cosa più normale del mondo. La musica è “casa”. Essendo un dono, credo che debba essere condiviso con gli altri. Perché mi diverte, mi emoziona e spero faccia emozionare anche chi mi ascolta.
Come nasce il tuo ultimo singolo, “Almeno stasera”?
Parla, in parte, di una storia di vita, delle relazioni che viviamo oggi in grandi città come Milano. Si sente parlare di fenomeni come l’orbiting, il ghosting e volevo scriverci un pezzo. Non sopporto la gente che sparisce senza una motivazione, senza parlarsi. È un gesto vile, ma molto comune, oggi. Questo accade perché la gente non ha il coraggio di parlare guardandosi negli occhi. In questo marasma relazionale, alcune volte, si conoscono anche persone interessanti. La canzone parla di questo.
Che ricordo hai della tua esperienza a “The Voice of Italy” del 2018?
Ricordo Francesco Renga e le bellissime cose che mi ha detto, i suoi consigli, la spinta a sperimentare cose nuove e a uscire dalla mia comfort zone. Ricordo la standing ovation dopo dieci secondi della mia canzone. Ricordo le luci dello studio di via Mecenate. I talent sono una bella vetrina e, in quanto tali, bisogna saperli sfruttare al meglio.
Con chi ti piacerebbe duettare un domani?
Mi piace sognare in grande! Ti direi, quindi, Franco126 e Francesca Michielin.
Progetti futuri?
Sto scrivendo molto in questo periodo. Probabilmente uscirà un singolo per l’estate e un nuovo album in autunno. Ci sono diverse collaborazioni in pentola. Poi, finalmente, la ripresa dei live, seppure in maniera graduale. Cantare in pubblico è la cosa più bella. Non c’è diretta o social che possa sostituire l’emozione di cantare con un pubblico dinanzi a te.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24