Valentina Caturelli: sogno un palco e tanta musica

“Scintilla l’anima” è il nuovo singolo di Valentina Caturelli, giovane artista di Livorno che, negli anni, ha preso parte a programmi importanti. “Mondo Channel”, “Castrocaro” e “The Voice of Italy” sono solo alcuni dei grandi show a cui ha preso parte.

“Scintilla l’anima” ci parla di un coinvolgimento inaspettato, a detta di Valentina Caturelli, che la travolge in tutto e per tutto. Parleremo di questo, e non solo, in questa nostra intervista.

A tu per tu, dunque, con un’artista che ha ancora tanta strada da fare ma che, a suo modo, ha cominciato un percorso importante, maturo, consapevole.

Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Valentina, come stai? 

Ciao a tutti! Grazie a voi per l’opportunità! Sto bene. Grazie.

Il canto è parte di te da quando avevi soltanto sette anni. Come ha avuto origine il tutto e che ricordo hai, oggi, di quella bambina che desiderava tanto cominciare tale percorso?

Partirei con il dire che sono cresciuta con la musica 24 ore su 24. Mio padre era dj in una piccola radio della mia città, Livorno. Ricordo che cantavo sempre, ovunque andassi, sin da piccolissima. A soli sette anni, poi, la mia maestra di musica mi disse che avevo una voce intonata. Mi propose di cantare nel coro di voci bianche che dirigeva. L’esperienza mi piacque molto. Il ricordo che ho è quello di una bambina a cui piaceva molto cantare ma che era anche tanto timida. Questo fattore sono riuscita a smussarlo, nel tempo.

Dopo aver preso parte ad alcuni eventi e programmi, arriva la svolta con “The Voice of Italy”, nel 2015. Che ricordo hai di quella esperienza e del periodo in cui eri parte della squadra di Roby e Francesco Facchinetti?

Questa esperienza ha rappresentato la prima, vera, esperienza televisiva. Potrei dire che, da un certo punto di vista, è stata anche contrastante. Da una parte ero finalmente riuscita a raggiungere un obiettivo importante per la mia carriera da cantante, cosa di cui ero fiera. Dall’altro canto, invece, la mia timidezza mi faceva provare emozioni forti legate all’insicurezza. Si tratta di un’esperienza che, ad ogni modo, porterò sempre nel cuore. Un programma che mi ha portata a prendere parte al mondo dello spettacolo e della televisione. I Facchinetti sono simpaticissimi. Roby è una persona molto gentile e premurosa, mentre Francesco è sempre attivo e pieno di idee. E stato un vero piacere, anche se per poco, lavorare con loro.

Cosa ripeteresti di quella esperienza e cosa, invece, cambieresti, se ti fosse permesso di poter tornare indietro?

Non cambierei niente. Forse, se possibile, mi avvicinerei a quel percorso con molta più serenità e consapevolezza.

Cosa ti hanno portato le successive esperienze legate ai musical, al contatto con il pubblico?

Il musical ha rappresentato un punto focale per me. Mi ha permesso di aprirmi, di gestire le mie emozioni. Ho acquisito, grazie al musical, maggiore presenza scenica attraverso mimica e movimenti. Il musical rende completi. Tutti dovrebbero provare una volta nella vita.

Il lockdown ha fermato la corsa, la vita, di ogni singola persona. Quali consapevolezze ha apportato al tuo vissuto?

Il lockdown ha creato molto scompiglio nella vita delle persone, sicuramente. Nel mio caso, ad esempio, ho realizzato che il tempo passa in fretta e che non bisogna lasciarsi mangiare dall’ansia. Ci sono esperienze che non ti rende più nessuno. In quel periodo mi sono sbloccata nella scrittura delle canzoni, cosa che prima non provavo minimamente a fare. Come in tutte le cose, c’è bisogno di un inizio, poi il tempo porterà pian piano miglioramenti.

Che ricordo hai della tua recente esperienza a “Tali&Quali”, il nuovo contenitore guidato da Carlo Conti?

Ricordo Tali&Quali con affetto, come un’esperienza bellissima e intensa. Purtroppo abbiamo avuto poco tempo per fare tutto, anche perché era la prima edizione. È stato bello lavorare con Manuela Aureli perché, oltre alla bravura, è una persona veramente simpatica e alla mano. Lo stesso vale per il coreografo Fabrizio Mainini e per il vocal coach Matteo Becucci.

“Scintilla l’anima” è il tuo nuovo singolo. Come ha preso vita questo brano e quanto c’è di autobiografico in esso?

Questo brano ha preso vita durante il lockdown. Stavo cercando, in un periodo cosi buio, qualcosa di fresco, di vivace, qualcosa che riuscisse ad illuminare. Pensavo all’arrivo dell’estate, ed è proprio in questo periodo che solitamente si vivono queste storie che hanno la capacità di farti tornare a vivere. Ho preso ispirazione sia dalla mia relazione attuale che dalle tipiche situazioni estive che in gioventù possono accadere.

Se guardi al futuro, come ti immagini tra vent’anni?

Mi piacerebbe vedermi su un palco enorme e raccontarmi.

Possiamo aspettarci di saperti esibire dal vivo questa estate?

Si, ho molto date, fortunatamente. Qualcosa si sta muovendo, prevalentemente in Toscana. Per saperne di più vi consiglio di seguirmi sui miei social.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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