Torna Piano City Milano, il festival di pianoforte più atteso dell’anno

Numerose le novità di quest’anno a Piano City Milano, il festival di pianoforte più atteso dell’anno riconosciuto tra i più prestigiosi della Penisola, in programma il 20, 21 e 22 maggio.

La manifestazione torna a raccontare e valorizzare la città di Milano invitando il grande pubblico a scoprire contesti unici, nuovi quartieri, luoghi rappresentativi della città e altri in corso di riqualificazione.

Spazi che si aprono eccezionalmente alla città per l’occasione e che nei prossimi mesi diventeranno nuovi punti di riferimento di una Milano attiva e vibrante. I concerti di Piano City Milano sono pensati appositamente per ognuno dei luoghi, spaziando tra i generi musicali, dalla classica al pop, dal jazz all’elettronica, presentando la città in musica di anno in anno secondo nuove prospettive.

Tra i nuovi spazi della città quest’anno vi saranno il parco del Campus Bocconi, il nuovo Adi Design Museum, la Passeggiata Boris Pasternak alla Fondazione Feltrinelli, il giardino di via Ludovico di Breme sotto al nuovo grande murales di SMOE in omaggio alle professioni protagoniste della pandemia.

Tra le grandi novità per il festival il Ridotto dei Palchi Arturo Toscanini del Teatro alla Scala e la Sala Verdi del Conservatorio di Milano. Un’attenzione particolare è rivolta alle periferie, con concerti nei cortili in collaborazione con MM, altri a Corvetto-Chiaravalle all’Agroforesta Vaiano Valle e al quartiere Adriano con Magnete; altri ancora in cascine che diventano centri culturali come Cascina Merlata e un concerto a Casa dell’accoglienza Enzo Jannacci, la struttura pubblica d’accoglienza più grande d’Europa. E ancora i parchi di Villa Finzi, di Chiesa Rossa, il Parco delle Cave e il Parco Lambro.

Si confermano anche quest’anno immancabili storiche location come i giardini della Galleria D’Arte Moderna, Volvo Studio Milano, il Museo Teatrale alla Scala, la Rotonda della Besana, Triennale Milano Teatro, Ippodromo Snai San Siro, il Belvedere al 39° piano di Palazzo Lombardia, per ammirare dall’alto la città con una vista spettacolare.

Apple Piazza Liberty, Base Milano, Eataly Milano Smeraldo, Rec Bistrot Libreria in Piazza Gae Aulenti, la Vigna di Leonardo / Casa degli Atellani.

I pianoforti di Piano City Milano troveranno ospitalità anche ai Marriott Hotel (The Westin Palace, Sheraton Milan San Siro, Sheraton Diana Majestic), al Senato Hotel Milano e all’Hilton Milan. Non mancheranno progetti nelle scuole, con speciali appuntamenti dedicati ai più piccoli, e in particolare in tre scuole dell’infanzia in collaborazione con l’Associazione Diamo il La.

Questa è solo un’anticipazione delle location che ospiteranno il ricco programma che sarà presentato quest’anno dalla manifestazione, con tre giorni di musica non stop e concerti diffusi, per vivere insieme in musica la città di Milano e non solo.

Piano City Milano torna grazie a un’intensa collaborazione fra istituzioni pubbliche e imprese private che permette al festival di essere accessibile gratuitamente e presente in ogni zona della città. Un esempio di sinergia straordinaria che per la prossima edizione coinvolge il Comune di MilanoAssessorato alla Cultura e come main partner Intesa Sanpaolo e Corriere della Sera; partner Volvo;  Hermès per i talenti; partner istituzionali Regione Lombardia e Fondazione Cariplo; charging partner Be Charge, società di Plenitude (Eni); supporter l’Ippodromo Snai San Siro, l’Università Bocconi e Conad; partner tecnici Aiarp, Steinway & Sons, Fazioli, Griffa & Figli, Passadori Pianoforti, Tarantino Pianoforti, Tagliabue, Schimmel Pianos, Shigeru Kawai, Scorticati Pianoforti, Fabbrini, Barletta Pianoforti.

Media partner dell’evento Radio Monte Carlo, ViviMilano, Classica HD Sky, Wired, Zero, Lampoon, Pianosolo, Club Milano e Mi-Tomorrow. Con la collaborazione di Yes Milano. A questi si aggiungono le collaborazioni con prestigiose istituzioni musicali come il Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi di Milano, la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, Conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo, il Premio Venezia e la Ricordi Music School.

Gino Morabito per LiveMedia24

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