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Cloud gaming oggi: cos’è e quali sono i maggiori esempi
La tecnologia sempre più innovativa permette oggi di giocare a videogame su server remoti
Cloud gaming oggi: cos’è e quali sono i maggiori esempi
Il cloud gaming, noto anche come game streaming o gaming on demand, sta rapidamente trasformando il panorama videoludico da qualche anno a questa parte. La tecnologia sempre più innovativa permette oggi di giocare a videogame su server remoti, trasmettendo poi l’esperienza di gioco in streaming direttamente sui dispositivi degli utenti, anche quelli portatili. Questo tipo di approccio elimina pertanto la necessità di possedere hardware specifico o di scaricare e installare i giochi localmente, rendendo il gaming di alta qualità più flessibile e, indubbiamente, accessibile. Il funzionamento del cloud gaming si basa su un modello client-server. I giochi sono memorizzati ed eseguiti sui server e i gamer vi interagiscono attraverso un software client che gestisce gli input e li invia al server stesso, che risponde con il flusso video e audio. Tutto ciò che occorre al consumatore finale è una connessione internet stabile e veloce per garantire una trasmissione fluida e reattiva.
I vantaggi del cloud gaming sono molteplici. Chi vuole può giocare su una vasta gamma di dispositivi, inclusi quelli meno potenti, senza dover acquistare costosi hardware. La libreria dei titoli è disponibile in qualsiasi momento, solitamente tramite servizi in abbonamento. Non si può trascurare inoltre la possibilità di iniziare una partita su un dispositivo e continuarla poi su un altro. Di norma i giochi sono sempre aggiornati all’ultima versione e non è l’utente a dover scaricare eventuali patch. Se si è già dotati di uno dei più moderni sistemi di connessione alla rete, allora si è cavallo. Un ping elevato o una connessione lenta potrebbero causare infatti ritardi nell’input e rendere i titoli giocabili, oppure le immagini potrebbero essere riprodotte con una bassa risoluzione, col rischio di cogliere di sorpresa i gamer in momenti potenzialmente cruciali di una partita.
Al giorno d’oggi sono già molteplici i servizi di cloud gaming in circolazione, anche in Italia. Si va da Xbox Cloud Gaming a NVIDIA GeForce Now, passando per Amazon Luna e PlayStation Now, ma esistono anche altre soluzioni per giocare a distanza. Boosteroid integra librerie da Steam, Epic Games Store e Origin, Shadow mette a disposizione un pc virtuale completo nel cloud, consentendo di installare e utilizzare qualsiasi gioco o software, mentre Parsec permette di trasmettere in streaming i propri giochi da desktop su altri dispositivi gratuitamente, permettendo all’ospite di emulare a distanza un secondo controller collegato sul computer dell’host. Non è tutto oro ciò che luccica, comunque. Ad esempio nel 2022 Google Stadia è stato costretto a chiudere. Ciononostante, la concorrenza non si è affatto scoraggiata. In buona sostanza, il cloud gaming rappresenta un’alternativa promettente al gaming tradizionale, con notevoli possibilità di crescita e sviluppo future, favorite da un’evoluzione del mercato che sta prendendo sempre più piede grazie alla sua flessibilità e convenienza. Anche chi non si è mai approcciato al mondo dei videogiochi si ritrova quindi a disposizione numerose soluzioni con cui cominciare. Niente da fare invece per le attrazioni virtuali da sala, almeno per il momento. I casinò attivi in Italia non sono pochi e gli appassionati di giochi di carte e roulette in salsa digitale non mancano, ma per come è pensato e strutturato il cloud gaming si concentra sul settore videoludico propriamente detto. Discorso diverso per quanto riguarda la virtual reality, che può essere implementata anche nei giochi del tavolo verde. Insomma, nei prossimi anni l’industria dell’intrattenimento può raggiungere vette davvero impensabili fino a poco tempo fa…
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