Ilenia Pastis, nudo di donna
Veicolare un’idea di bellezza femminile libera di esprimere il proprio mondo attraverso il linguaggio del corpo. È il manifesto di Ilenia Pastis, modella di origini pugliesi che, con i suoi scatti d’autore, condivide concetti, emoziona, provoca, si mette a nudo. I social esplodono, impazzano i commenti e lei citando Schopenhauer: “la libertà non risiede nell’operare ma nell’essere”.
Inizia ad approcciarsi alla danza, che non ha nemmeno quattro anni. Classica, jazz, contemporanea, hip-hop, una disciplina a cui si affaccia con estrema versatilità e che per molti anni rappresenta la sua più grande dedizione.
«Per me la danza ha sempre rappresentato un vero e proprio stile di vita, forgiando il mio carattere.»
Una borsa di studio presso la International dance association e il trasferimento a Milano, dove ha l’opportunità di ballare nella Modern dance company ed affacciarsi allo studio del metodo Vaganova con l’étoile Prisca Picano e il M° Salvatore Tarascio. Poi arriva la moda.
«Durante gli studi nella città lombarda ho intrapreso anche il percorso della moda, iscrivendomi presso agenzie specializzate, grazie alle quali ho avuto delle collaborazioni come comparsa in alcuni spot e canali televisivi, oltre a far parte del team di reclutamento dell’Inside Fashion Italia sotto la direzione artistica di Marco Carlucci.»
La scelta di posare nasce casualmente. Da lì la scoperta di una nuova grande passione.
«La posa fotografica mi ha permesso e mi permette tutt’ora di esprimere il mio mondo attraverso il linguaggio del corpo e, al contempo, di portare alla luce concetti che fanno parte del mio modo di pensare e di essere. Ciò che mi entusiasma particolarmente è la capacità di conoscere ogni volta, sul set, una parte di me che sono abituata a detenere nella mia mente ma che, attraverso la fotografia, riesce sempre a trovare un volto.»
La cornice artistica che accompagna la sua vita le permette di oltrepassare i limiti che la mente impone.
«Sono sempre pronta a mettermi in gioco in nuove esperienze che possano in qualche modo contribuire al mio percorso di crescita personale e professionale. Sicuramente tanti i progetti all’orizzonte. Quello che vivo con maggiore entusiasmo in questo momento è il lavoro di nudo artistico realizzato con il fotografo Dario Turco.»
Il pudore è la misura, intima e singolare, che ognuno di noi concede a sé stesso per vivere la propria intimità. Ne ha fatto un manifesto Ilenia Pastis che, mediante la sua immagine, condivide concetti, emoziona, provoca, creando un fitto scambio di interazioni con il pubblico che la segue.
«Ritengo che nella comunicazione siano importanti allo stesso modo parole, suoni ed immagini. Tutto ci permette di sommare il nostro vissuto a quello degli altri e, in questo modo, disegnare ogni volta nuove mappe cognitive da esplorare.»
L’artista crea emozione ed è egli stesso emozione.
«Ogni artista impara a prendere connessione con il proprio tessuto emotivo e, nella scoperta del mondo interiore che gli appartiene, definisce i propri punti di forza.»
Una donna allo specchio, che vede nel consumismo affettivo una vera e propria minaccia.
«Sono una donna con i suoi sogni e le sue fragilità. Non sarei quella di oggi, se non fossi stata quella di ieri con la grande ambizione di quello che sarò domani. Ho sempre dato al tempo ‘il giusto tempo’ e ancora oggi continuo a viverlo con lo stesso riguardo, magari con un pizzico di attenzione in più nella scelta delle persone a cui lo dedico.»
Vivere i sentimenti con molta enfasi e riporre fiducia nell’altro…
«… seppur concedendo questa parte di me davvero a poche persone. Nella sfera affettiva mi ritengo molto selettiva. Mi riconoscono qualche virtù e i vizi di cui non potrei fare a meno sono sicuramente il sesso, la mia beauty routine e la musica.»
Per anni ha trasformato gli accenti in movimenti, sentendo sul proprio corpo ogni singola nota.
«La musica è sempre stata molto importante nella mia vita. Sono in continua evoluzione, alla ricerca di nuovi suoni. Non riesco a definire un unico ritmo che mi rappresenti. Ritengo di essere una persona molto versatile e questo mi permette di avere diverse ispirazioni in base al mood del momento.»
Uno stato mentale, come la libertà. Quella libertà che non risiede nell’operare, come spesso fa il senso comune, ma nell’essere.
«Quando la libertà risiede nella mente, non rischi repressioni. Spesso si è liberi fuori, quando ci si calibra rispetto alle cose materiali, e si è invece prigionieri dentro, legati a congetture e stereotipi. Talvolta ho dovuto sacrificare la mia libertà di espressione perché, purtroppo, come spesso accade nel nostro settore, non sempre le persone che abbiamo affianco comprendono l’importanza di questa forma d’arte e si è spesso vittime del pregiudizio.»
Parlarne bene o parlarne male non importa, purché se ne parli. Spesso il tamtam mediatico è foriero di brevi, effimeri momenti di trascurabile felicità.
«La felicità è racchiusa nei momenti in cui riusciamo a concederci di vivere quello che accade senza un eccesivo controllo. Spesso commissioniamo la nostra ragione nella ricerca della felicità, interrogandola e aspettandoci una risposta risolutiva, ma accade poi sovente di ritrovarla dove invece la mente non sarebbe stata capace neanche di camminare.»
Ilenia Pastis sorride. E, in quello stesso sorriso, una difesa e un’arma.
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Gino Morabito per LiveMedia24