LA MAMMA E IL FUTURO
In occasione della festa della mamma ho scritto delle poesie legate a lei e al nostro futuro incerto.
Ringrazio per la collaborazione Silvia Morison, Elisa Terrin, nel prossimo numero parlerò del sole se avete poesie, racconti o foto inviatemeli.
La prima poesia lo scritta a gennaio di quest’anno.
LA GIOVINEZZA DELLA MAMMA
La mamma si alza presto la mattina
Mi prepara la mia giachettina
Mi pettina e sistema
Mi porta in altalena
Ondeggio tra le nuvole e i suoi occhi
Mi segue in silenzio
Per accompagnare il mio momento
Non stacca mai
Anche se a volte combino dei guai
Quando torno da scuola
La abbraccio per più di mezz’ora
Me la coccolo ancora
Si fa in quattro per me
Nell’età che avanza
Nella sua eterna giovinezza
La mamma è fondamentale
Nel cordone che scorre gli impulsi della nostra vita
La seconda poesia l’ho scritta lo scorso mese.
LA MAMMA E IL FUTURO
Da quando ero un ragazzino
Vedevi già il mio futuro silenziosamente
Mi davi dei semplici input
Per farmi capire
Mi consigliavi anticipatamente
La strada si apriva
I risultati arrivavano
Nella tua descrizione e dedizione
Sei sempre stata speciale
Anche quando ho ripreso in mano il mio percorso
Mi hai dato forza
Mi hai dato nuovamente alla vita
Foto di Elisa Terrin
Questa poesia l’ho scritta la scorsa settimana.
SAGGIA MAMMA
Saggia è stata la tua presenza
Saggia la tua gentilezza
Saggio il tuo silenzio
Sagge le tue parole
Sopra le righe
Sopra ogni commento
Saggio ho imparato ad esserlo anch’io mamma
In questa società ermetica ed egocentrica
Dipinta di like
Dai valori fluttuanti in base al momento
La saggezza si impara nel silenzio della sera e nel riverbero del mattino ascoltando il canto dell’uccellino
Nella riservatezza personale e familiare
E soprattutto con il sorriso
Una forma sincera che si stampa sul tuo viso
Cara mamma grazie per gli insegnamenti sempre meno di moda in questi giorni.
Sono fiero di averli presi da te.
Nella comunicazione vera nello sguardo non c’è senza di te
LA BOLLA DEL FUTURO
Un futuro dentro una bolla
Dove non ci sarà l’austerità
Dove non avremmo problemi di fame nel mondo
Dove dovremmo rinunciare a qualcosa
Si dovrebbe evolvere
Cercare nuove motivazioni
Una solidarietà priva di egocentrismo
Alimentando le radici della nostra venuta
Un concerto di sorrisi naturale
Senza aspettare il like
Senza più apparire
Dentro una nuova bolla
Nel saper essere
Poesia di Elisa Terrin
PERSEVERANZA
Mi chiedono di parlare di futuro
Sinceramente sbatterei la testa al muro
Niente di più incerto
Non possiamo pianificare nemmeno un concerto
Da almeno un paio di anni
Vivo giorno per giorno senza tanti affanni
Mi alzo la mattina
Mi sento piena di adrenalina
Mi pongo degli obiettivi
A volte molto impegnativi
Lavoro su me stessa
Lotto come una leonessa
Non so se sia la maniera giusta
Non si può scoprire aprendo una busta
Sarà il tempo a darmi una risposta
Nel frattempo procedo tosta
La Testimonianza di Silvia Morison
Alle volte penso a quella bambina indispettita che ero.
Avevo la padronanza di tutto ciò che volevo.
Ora non sono più sola, ci siete voi che mi completate, nonostante le nostre diversità .
La mia famiglia, il mio futuro.
E poi sei arrivato tu.
Che corri e cresci.
Mi accorgo di quanto grande tu sia, solo per l’amore che mi hai offerto dall”inizio con i tuoi sorrisi , limpidi e innocenti.
Sono dietro le tue spalle e ti vedo mentre potresti essere quell’uomo magnifico, che ci rende orgogliosi.
Io sono il tuo futuro è il mio presente sognante.
Il futuro passa per la guerra e soprattutto per la pace
Vi lascio questa mia filastrocca e una poesia riflessiva
NINNA NANNA NINNA GUERRA
Ninna nanna ninna bum
Quante bombe
Han sparato
Quanti soldati
Han preso di lato
Ninna nanna ninna parti
Quanti sfollati
Han lasciato la loro terra
Quante macerie lasciate
Nei ricordi e nella loro storia
Una popolazione da salvare dall’occidente e in riva al mare
Nell’esercito impostato
Dai mercenari o marines
Dove il cuore batte ancora
Una sentenza senza fine
Nelle trincee dell’800
Una strategia per prendere tempo
Ninna nanna ninna bho
Questo conflitto a chi lo do
Lo daremo a chi non sa
A chi non crede ancora nella pace degli intenti
Da un plotone da governare
Dove i coglioni aspettano ancora in riva al mare
RIFLESSO DI PACE
Il riflesso si insegue
Nelle ombre visive
Nel tramonto della pace
Nelle guerriglia a tappeto
Dentro un codice particolare
Le armi da comprare
Visione ipnotica
Nella realtà dei profughi
Un’ economia diversa e diversificata
Dalle tangenti pregresse
Da Caino e Abele
Le pietre smarrite
Negli accordi particolari
Di attori ancora in scena
In una fase altalenante
Di un default alle porte
Nella recessione ingannevole
Volano le ali della libertà
Di una pace che non c’è già
Eros Rovoletto per LiveMedia24