Versi in libertà: i versi dell’autunno
Ben ritrovati lettori di Livemadia24
In questo numero ci sono i versi, le foto e i disegni dell’autunno grazie al contributo della poetessa Silvia Favaretto e l’illustratrice Dhyana Stella Tarlindano e le foto di Greco Letizia e il disegno di Marta Rovoletto.
Nel prossimo numero parlerò delle nebbia, del suo fascino particolare, inviatemi i vostri versi, le foto e i disegni.
Inizio con una mia citazione scritta nell’ autuno del 2018
Gli alberi in autunno iniziano a spogliarsi del loro velo di foglie per rendere eccezionale il mondo che li circonda.
Disegno di Marta Rovoletto
LA FOGLIA
La foglia si muove piano
Ascolta il suo movimento
Si ferma e si gira
Si scalda e bagna
Cambia colore
Nella stagione autunnale
Per tornare all’origine del suo ciclo terreno
Foto di Letizia Greco
La seconda poesia l’ho scritta in dialetto veneto, Illustrazione come in copertina di Dhyhana.
XE AUTUNO
E foje se fa maron
El cieo arancion
E calde roste a cusinar
Al posto del majon
Metemo el giacheton
L’autuno me sorprende par i so coori el fresco dea matina
E foje in tera
El radicio da fare
El noveo da ‘sagiar
Nel tepore dea casa
Vardemo i tramonti sempre più bei
Mentre soghemo coi nostri putei
Disegno di Dhyana Stella Tarlindano
La terza poesia l’ho scritta pensando all’autunno nelle città.
L’AUTUNNO IN CITTÀ
Il cielo risplende
Nelle mura delle città
L’autunno passa nei tramonti
Nei pochi alberi spogli
Nell’abbigliamento variegato
Negli angoli bui
Si intravede il fumo del camino
Nella nebbia acre
Risplendono le ultime foglie rimaste
Nel sole che scende piano e si vede solo da lontano.
Foto di Eros Rovoletto
Di seguito due poesie della Poetessa Silvia Favaretto che ringrazio molto per la sua collaborazione.
Autunno
Io non so nulla
Solo cammino scalza
Sulle foglie secche
E vorrei
Come la foglia
Lasciarmi trasportare
Dalla corrente
Di questo azzurro fiume.
L’acero
Si dichiara arancione
con fermezza,
Sentenza definitiva.
Foto di Letizia Greco
Rincaso
Le ceramiche
Più chiare della brina
Calde d’aroma
Mi attendono.
Scrivo che piove
E l’inchiostro s’inzuppa
Bagna la carta
E tu te ne vai
Mentre tutto muore
Rosseggiando nell’impietoso vento
Che sparge i nostri giorni andati.
Foto di Silvia Favaretto
Eros Rovoletto per LiveMedia24