Uomo e donna nello sport: chi è il più forte?

Uomo e donna nello sport: chi è il più forte? Fisiologicamente donne e uomini sono diversi, in particolare nello sport, dove la fisiologia è alla base dell’espressione di un movimento.

Uomo e donna nello sport: chi è il più forte?

Sotto questo aspetto, le differenze principali  tra i sessi  possono essere identificate in una serie di variabili.

Uomo e donna nello sport: chi è il più forte?Fino alla pubertà, ragazzi e ragazze competono negli sport senza evidenti disparità. Probabilmente, le maggiori differenze, in questa fase, sono dovute più all’esperienza che al sesso e sono legati ad abitudini e atteggiamenti culturali.

Ad un avvio precoce dello sport che non evidenzia differenze evidenti tra donne uomini, si contrappone una netta diversità di genere dalla pubertà fino all’età adulta.

Crescendo, le ragazze, definiscono un baricentro più basso di quello dei ragazzi, sviluppando un miglior senso dell’equilibrio. Sviluppano le cosce e il bacino si allarga, mentre i ragazzi sviluppano maggiormente il dorso, le spalle si allargano e il busto diviene più muscoloso, acquisendo un vantaggio meccanico e strutturale che fornisce loro più forza e velocità anche nella corsa.

L’uomo inoltre, presenta altri vantaggi insormontabili.

Gli uomini, grazie alla presenza di testosterone, possono esprimere una maggiore forza e potenza fisica. Percentuali di emoglobina più alte migliorano le prestazioni nelle discipline sportive in cui tale fattore è determinante (corsa). A parità di allenamento presenta una massa muscolare maggiore e muscoli e tendini più resistenti.

La donna.

La donna invece è più soggetta all’anemia per una minore attitudine ad assimilare ferro, ha una capacità di trasporto dell’ossigeno mediamente inferiore, presenta un bacino più ampio che costituisce uno svantaggio meccanico (soprattutto nella corsa) è fisicamente più piccola e  presenta valori di flessibilità articolare maggiore negli arti inferiori.

Presenta infine una percentuale di massa grassa più elevata ( 25% donne- 15% uomini), risultando vantaggiosa per coloro che praticano sport acquatici  in quanto favorisce il galleggiamento, determinando cosi un minor dispendio energetico.

Concludendo, possiamo affermare che il tema della comparazione della prestazione sportiva tra uomo e donna è molto complesso e richiama la necessità dell’adozione di un approccio  scientifico.

Gareggiare tutti insieme sarebbe un sogno, ma in molti casi la fisiologia darebbe un vantaggio indebito ad alcuni sugli altri in determinate discipline sportive !

Allenati con me! Ci vediamo al prossimo allenamento!

dalla vostra Personal Trainer Greta!!

Greta Bovio per LiveMedia24

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