Sebastiano Missineo e il suo progetto Avintavè ODV

Un progetto importante Avintavè ODV, per Sebastiano "Uccio" Missineo, presto premiato al Premio Internazionale Donnafugata.

Incontriamo Sebastiano “Uccio” Missineo, fondatore e presidente di Avintavè ODV, presto presente al Premio Internazionale Donnafugata, in quel di Palma di Montechiaro.

Sebastiano Missineo è un uomo che si batte per i diritti dei bambini, pronto a parlarci di come ha preso forma il suo progetto nella sua integralità.

Vi lasciamo alle parole di Uccio Missineo, al suo progetto, alla futura partecipazione al Premio Internazionale Donnafugata.

Ti ringrazio per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Sebastiano. Parliamo subito del tuo progetto, Avintavè ODV, del modo in cui ha preso forma?

La realtà di Avintavè ha preso forma circa un anno e mezzo fa. Parliamo di una rodata organizzazione di volontariato che dall’Italia opera in Cambogia, esclusivamente a Phnom Penh. Attualmente assistiamo circa 125 bambini a cui forniamo pasti e merende adeguate, quotidianamente, il tutto annesso al necessario per la scuola e 10 kg di riso per le loro famiglie.

Una dispersione scolastica diffusissima in quelle zone… 

Si, molto e per tale motivo cerchiamo di fare in modo che ciò non accada. La Cambogia è un paese giovane, con una maggioranza di bambini e pochissimi anziani. Colpa del genocidio, in primis, dei Khmer Rossi di Pol Pot e di uno scarsissimo controllo delle nascite…

Come risolvere tale problematica?

Il nostro cruccio resta la valorizzazione dell’ambiente scolastico. Nel 2025, attraverso i nostri progetti, ci auguriamo di poter costruire un campo da basket, con annessi spogliatoi e quanto altro. Vorremmo anche dare vita a dei corsi di recitazione, allestendo un piccolo teatro. Non ultima, vorremmo creare una borsa di studio per un ragazzo cambogiano, tra i diciassette e i diciotto anni. Il più meritevole potrà frequentare l’ultimo anno alla High School in America. Ad aiutarci nella sponsorizzazione, la StudyAway.

Presto la tua ODV sarà premiata all’interno della quarta edizione del Premio Internazionale Donnafugata con Peppe Zarbo a fungere da direttore artistico di questa quarta edizione. Quali sensazioni ti legano a lui?

Sono originario di Siracusa, una terra che da sempre amo e che ogni estate accoglie me e la mia famiglia, come da tradizione. Mi rende felice il solo pensiero di poter essere parte del Premio Internazionale Donnafugata e per le origini e per il legame che ho con Peppe. Una persona cara, un amico, con cui condivido una sana passione per il golf. Mi ha trasmesso un grande interesse quando ha saputo del mio progetto in Cambogia.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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