I meteorologi non hanno sbagliato, sul campo di regata A il vento è debole, la termica soffia tra i 9 e 11 nodi, proprio quel range in cui Luna Rossa ha dimostrato tutta la sua superiorità.
L’equipaggio di Luna Rossa festeggia la vittoria della Prada Cup (Credits: © COR 36 | Studio Borlenghi).
Gara 1.
In gara 1 la partenza è regolare, le due imbarcazioni dopo aver varcato la start-lane si spostano sul lato di destra. Il sospetto di ieri, oggi è divenuto una conferma. INEOS Team UK copia Luna Rossa, e nelle fasi di partenza il timoniere non si sposta più di lato. La barca di fatto ha un doppio timoniere. I “due galli nel pollaio” di Luna Rossa, (ovvero il doppio timoniere) oggetto spesso di “frecciatine” da parte degli altri team, vengono alla fine copiati dagli Inglesi.
Tornando alla regata, le due barche tagliano pressoché in simultanea la linea di partenza, INEOS Team UK ha una manciata di metri di vantaggio che riesce però a mantenere solo fino alla prima virata. Qui l’equipaggio di Luna Rossa dimostra ancora una volta di come sa manovrare alla perfezione. Passa davanti ad INEOS quel tanto che basta per mettere la barca inglese nei rifiuti.
Ben Ainslie se ne deve andare, rivira subito per tornare in vento pulito, ma il gap tra le due imbarcazioni in queste condizioni è troppo ampio. Per Luna Rossa è una cavalcata verso la vittoria. Non c’è storia, sopratutto in bolina, dove la barca italiana viaggia con 2/3 nodi in più di VMG. I metri di vantaggio aumentano inesorabilmente. Luna Rossa Prada-Pirelli Team chiude la regata con quasi due minuti di vantaggio su INEOS Team UK.
Ora manca solo una regata per entrare nuovamente nella storia, per vincere la Prada Cup, ma soprattutto per staccare il biglietto per la 36ma America’s Cup.
Lo scafo di Luna Rossa “bagnato” al suo arrivo al porto di Auckland.
Gara 2.
Si riparte per quello che è il match-point, il vento sul campo A come da previsione è leggermente aumentato. L’equipaggio italiano sa quanto sia importante non sbagliare la partenza ed il primo incrocio.
Il “triumvirato” non delude le aspettative in fase di partenza, dove riesce a tagliare la start-lane in vantaggio su INEOS Team UK. Pochissimi metri, ma bastano per condurre poi la regata in controllo; 12 secondi il vantaggio alla prima boa di bolina, secondi che vengono confermati alla boa di poppa. E poi via, con INEOS Team UK che perde sempre più terreno. Luna Rossa Prada-Pirelli Team taglia il traguardo in solitaria ed entra, nuovamente nella storia della vela italiana.
L’equipaggio di Luna Rossa riceve la Prada Cup. (Credits: © COR 36 | Studio Borlenghi).
Una attesa lunga 21 anni.
Luna Rossa a distanza di 21 lunghissimi anni, è nuovamente nell’Olimpo della vela Mondiale. Vince la Prada Cup ma sopratutto acquisisce il diritto di sfidare il defender Emirates Team New Zealand per la conquista della 36ma America’s Cup.
Agostino Randazzo, presidente del circolo velico della Sicilia alza al cielo la Prada Cup. (Credits: © COR 36 | Studio Borlenghi).
Sarà un compito arduo, quasi impossibile quello a cui gli uomini di Max Sirena saranno chiamati a partire dal 6 marzo. Il compito è quello di portare la “vecchia brocca” in Italia. Nessuno ci è mai riuscito, nessuno, dal 1851 è riuscito a portarla al di fuori di una paese anglosassone.
Proviamoci, crediamoci!!
Home page ufficiale Luna Rossa Prada-Pirelli Team
Roberto Tommasini per LiveMedia24