Patrizio Oliva: lo sport è unione e sacrificio
Ospite del Premio Internazionale Donnafugata il pugile Patrizio Oliva, un uomo da sempre legato allo sport e dalla parte dei giovani.
Un ospite del Premio Internazionale Donnafugata il pugile Patrizio Oliva, amatissimo dai giovani, e da tutti coloro che amano questo sport.
L’intento, di Patrizio Oliva, da sempre, è quello di portare i ragazzi ad appassionarsi sempre più allo sport per poter così scoprire quanto sia importante vivere la realtà, lo stare insieme.
Vi lasciamo alle parole di Patrizio Oliva, al suo innato amore per lo sport, al grande sostegno che regala ai giovani.
Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Patrizio. Il Premio Internazionale Donnafugata, in quel di Palma di Montechiaro, ti vedrà tra i suoi premiati nella bellissima terra di Sicilia, questo 7 settembre. Quali sensazioni sono legate a tutto ciò e all’occasione di poter ritrovare Peppe Zarbo, direttore artistico per l’occasione?
Ho sempre piacere nel ricevere dei premi, segno che negli anni ho trasmesso qualcosa di buono alle persone. Ritrovare Peppe Zarbo, tra l’altro, mi rende felice. Anni fa abbiamo condiviso il set di Un Posto al Sole per realizzare alcune puntate nel periodo in cui il suo personaggio era legato al pugilato. Alcune scene sono state girate proprio nella mia palestra. Che dire poi della Sicilia, una terra bellissima, in cui sono stato più volte anche per seguire dei ragazzi agli europei.
Da sempre vicino ai giovani, quali progetti hai realizzato per loro nel corso degli anni?
Alcuni anni fa insieme a Daniele Occhiuzzi, il mio socio, abbiamo aperto la palestra “Milleculure”. Un modo per essere vicini ai giovani, un progetto che negli anni si è ingrandito sempre più con l’acquisizione di un locale ulteriore. Ora abbiamo a disposizione un grandissimo spazio in cui effettuare varie discipline. I ragazzi più bisognosi non pagano, come è giusto che sia. Miriamo a far sì che i giovani di oggi possano crescere con dei valori giusti, con delle regole, a stretto contatto con i loro coetanei. Un modo, se vogliamo, per abbattere anche la timidezza e lo strano mondo che viviamo.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24
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